
Qual è lo stipendio di un medico di base in Italia - Roadtvitalia.it
Quanto guadagna un medico di base in media in un mese? Facciamo qualche calcolo: ecco lo stipendio mensile e annuale.
Nel panorama sanitario italiano, la figura del medico di base riveste un’importanza cruciale, fungendo da primo punto di contatto per i pazienti.
Questa professione, spesso sottovalutata, comporta un notevole carico di lavoro e una responsabilità significativa. Ma quali sono i guadagni di un medico di famiglia? Analizziamo i dettagli.
Quanto guadagna al mese un medico di base: il suo stipendio
Secondo le statistiche, un medico di base può gestire fino a 1.500 pazienti, il massimo consentito dalla normativa italiana. Questo numero si traduce in una retribuzione annuale che può arrivare fino a 160.000 euro lordi. La retribuzione base è calcolata sul numero di assistiti, con un pagamento di:
- 70 euro lordi per ogni paziente, per coloro che hanno meno di 500 assistiti.
- 35 euro lordi per ogni paziente per chi ne ha di più.
Di conseguenza, un medico di base con 1.500 assistiti può guadagnare tra 52.500 e 105.000 euro lordi all’anno, senza considerare bonus e indennità. Un aspetto interessante è come l’esperienza influenzi gli stipendi. Ecco una panoramica dei guadagni medi in base agli anni di attività:
- Meno di 3 anni: circa 71.500 euro.
- 10-20 anni: fino a 123.000 euro.
- Oltre 20 anni: cifre che possono toccare i 160.000 euro lordi all’anno.
Questo divario salariale riflette non solo l’esperienza accumulata, ma anche la crescente responsabilità nella gestione di casi complessi. Oltre alla retribuzione base, i medici di base possono beneficiare di vari bonus. Alcuni esempi includono:
- 6-10 euro per ogni vaccino antinfluenzale somministrato.
- 10 euro per i vaccini anti-COVID-19.
- Fino a 28 euro per le vaccinazioni a domicilio.
- 18 euro per la somministrazione di tamponi a domicilio.

Questi compensi extra contribuiscono a far lievitare il reddito annuale dei medici di famiglia, rendendo la loro professione non solo fondamentale per la salute pubblica, ma anche economicamente vantaggiosa. Diventare medico di famiglia richiede un lungo e impegnativo percorso formativo. Gli aspiranti medici devono:
- Superare il test d’ammissione all’università.
- Affrontare sei anni di studio per ottenere la laurea in medicina e chirurgia.
- Sostenere un esame di Stato.
- Completare un triennio di specializzazione in medicina generale.
In totale, si parla di almeno nove anni di formazione. Questo lungo iter è indicativo della preparazione necessaria per affrontare le sfide quotidiane della professione. Il ruolo del medico di base si conferma cruciale, non solo per la salute individuale dei pazienti, ma anche per l’intero sistema sanitario nazionale. È fondamentale garantire un adeguato riconoscimento e supporto a questa professione per affrontare le sfide future.