
Le 6 città italiane dove vivere costa meno (e sono bellissime): vogliono tutti trasferirsi qui
In un periodo in cui il costo della vita continua a rappresentare una sfida per molte famiglie italiane, la scelta della città in cui stabilirsi diventa sempre più strategica.
Negli ultimi anni, diverse realtà urbane hanno dimostrato di offrire un equilibrio interessante tra qualità della vita, bellezza paesaggistica e prezzi accessibili per l’acquisto o l’affitto di una casa.
Le città italiane più economiche dove vivere rappresentano quindi una valida alternativa ai grandi centri metropolitani, spesso più costosi e congestionati. Vediamo quali sono queste località, caratterizzate da un mercato immobiliare accessibile e da un ambiente che continua ad attrarre nuovi residenti.
Le città italiane con il costo della vita più contenuto
Secondo gli ultimi dati del settore immobiliare e delle analisi socio-economiche aggiornate al 2025, emergono sei città italiane in cui il costo medio degli immobili è significativamente inferiore rispetto alle grandi città come Milano, Roma o Firenze. Queste località non solo offrono prezzi accessibili ma vantano anche un’offerta culturale, naturalistica e infrastrutturale di tutto rispetto.

Tra queste, spiccano Taranto e Cosenza, due realtà del Sud Italia che stanno vivendo una crescita di interesse da parte di chi cerca un ambiente meno caotico ma ben servito. A Taranto, ad esempio, il prezzo medio al metro quadro per l’acquisto di una casa si attesta intorno ai 1.000 euro, mentre l’affitto è altrettanto competitivo rispetto ad altre città costiere. Questa città pugliese, con la sua storia millenaria e le spiagge vicine, sta diventando una meta privilegiata per chi desidera unire qualità della vita e costi contenuti.
Nel centro Italia, Terni si distingue per un mercato immobiliare molto accessibile e una buona rete di servizi. Il costo per metro quadro è tra i più bassi della regione Umbria, accompagnato da una vivacità culturale crescente e da ottime opportunità lavorative in alcuni settori industriali e tecnologici.
Un altro esempio significativo è Campobasso, capoluogo del Molise, che mantiene prezzi immobiliari contenuti e offre un contesto tranquillo e verdeggiante, ideale per famiglie e pensionati. Il mercato qui è caratterizzato da una domanda stabile e da un’offerta di immobili che spazia dagli appartamenti nel centro storico alle villette nelle periferie.
Nel Nord Italia, città come Vercelli e Biella sorprendono per il loro equilibrio tra costo della vita e qualità degli spazi urbani. Entrambe le città hanno saputo valorizzare il proprio patrimonio storico e naturalistico, mantenendo prezzi degli immobili molto accessibili. Questi centri rappresentano un’opzione interessante anche per chi lavora nelle aree industriali limitrofe, potendo così coniugare costi abitativi contenuti e opportunità professionali.
Da segnalare anche Isernia, altra località molisana, che si distingue per un tessuto sociale coeso e un’offerta immobiliare particolarmente competitiva. Questa città è ideale per chi cerca un ambiente a misura d’uomo, lontano dalle pressioni delle grandi metropoli ma comunque ben collegata grazie alle infrastrutture regionali.
Il fenomeno del trasferimento verso città più economiche è alimentato da diversi fattori. Primo tra tutti, la crescente difficoltà di sostenere i costi abitativi nelle grandi città italiane, dove affitti e prezzi di vendita sono in costante aumento. Inoltre, la diffusione del lavoro da remoto ha reso possibile scegliere una residenza più tranquilla senza rinunciare alla carriera professionale.
Le città italiane più economiche offrono inoltre una qualità della vita superiore in termini di minore traffico, spazi verdi e comunità più piccole e coese. Questi elementi sono sempre più apprezzati, soprattutto da famiglie e persone in cerca di un ambiente sicuro e sereno.
Inoltre, molte di queste città stanno investendo in infrastrutture, servizi e iniziative culturali che contribuiscono a valorizzare il territorio e a favorire lo sviluppo economico locale. Le politiche di rigenerazione urbana e il sostegno alle imprese locali rappresentano un ulteriore incentivo per chi decide di trasferirsi.
Il mercato immobiliare, pur restando accessibile, mostra segnali di vitalità, con un aumento delle compravendite e una maggiore attenzione verso soluzioni abitative moderne e sostenibili. Questo trend conferma l’interesse crescente verso contesti urbani meno tradizionali ma ricchi di potenzialità.
Le preferenze degli italiani, quindi, sembrano orientarsi sempre di più verso città che uniscono convenienza economica a un alto livello di vivibilità, contribuendo a una redistribuzione demografica che può rappresentare una nuova opportunità per molte aree del Paese.