La Top Ten dei calciatori più “odiati” al mondo

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Una classifica inusuale quella proposta dalla rivista digitale statunitense “Bleacher Report“, che ha stilato una lista dei dieci giocatori più “odiati” del panorama calcistico, prendendo in esame un campione di appassionati di questo sport, statunitensi e non.
Una conoscenza del calcio italiano la troviamo al nono posto, il nostro Mario Balotelli rientra nella top-ten anche se non in vetta a questa classifica.
La Classifica: 
1) Luis Suarez (Liverpool)
2) John Terry (Chelsea)
3) Joey Barton (QPR)
4) El Hadji Diouf (Leeds)
5) Ashley Cole (Chelsea)
6) Emre (Fenerbache)
7) Pepe (Real Madrid)
8) Busquets (Barcellona)
9) Mario Balotelli (Milan)
10) Ibrahimovic (PSG)

Sul podio troviamo in ordine Luis Suare, John Terry e Joey Barton che si sono “meritati” le medaglie a causa del loro atteggiamento in campo e fuori.

Vediamo nel dettaglio le cause dell’astio verso questi calciatori:

Joey Barton: ha ampiamente dimostrato la sua “testa calda”, un calciatore rissoso sia in campo che fuori, tra le bravate memorabili del centrocampista ricordiamo la rissa con Dabo, in cui il francese finì all’ospedale; la rissa con un tifoso dell’Everton; la rissa con Dunn e, secondo alcune indiscrezioni, ad una festa di Natale fu anche protagonista di un gesto insolito, spense il sigaro sul volto di un giocatore più giovane.

John Terry: l’ex capitano di Inghilterra e Chelsea è stato travolto pochi anni fa da uno scandalo per la relazione extraconiugale con Vanessa Perroncel, ormai ex moglie del compagno di squadra e amico Wayne Bridge. L’amico solo pochi giorni prima si era confidato con Terry svelandogli che il suo matrimonio era in una fase molto delicata. Bridge cadde in depressione e Terry fu espropriato della fascia di capitano in nazionale.

Luis Suarez: l’attaccante del Liverpool si è meritato la medaglia d’oro in questa classifica per il suo atteggiamento scorretto in campo; come non ricordare il morso ad Ivanovic, uno dei suoi avversari nella partita tra Liverpool e Chelsesa, o ancora il morso ad un calciatore del PSV. Ma Suarez non si è limitato a mordere, ha anche passeggiato su un suo avversario ed è stato protagonista di cori razzisti; il carattere dell’uruguayano ha portato l’associazione britannica dei calciatori ad invitare Suarez a seguire un corso sul controllo della rabbia.