
L’Inter crolla in casa del Tottenham e ora ha un piede e mezzo fuori dall’Europa League
Nell’Inter rientra Cassano, mentre Palacio, il mattatore della partita di Catania, è in panchina. Negli Spurs gioca Gareth Bale sul settore di sinistra, il vero sorvegliato speciale di una squadra che attualmente è in una forma smagliante.
L’Inter si accorge fin da subito dello stato di forma della squadra di Villas Boas, infatti dopo 6 minuti gli inglesi passano in vantaggio proprio con Bale che di testa batte Handanovic. Gli inglesi sono decisi a chiudere la pratica qualificazione già dall’andata e al 18′ Sigurdsson raccoglie una respinta corta del portiere nerazzurro su un tiro di Defoe e sigla il 2-0.
La partenza dell’Inter è da brividi, ecco come giocarsi una qualificazione europea in 20 minuti. In difesa si barcolla troppo, a centrocampo Parker e Lennon la fanno da padroni e in avanti i nerazzurri non possono fare granché.
Il secondo tempo non inizia meglio, al 53′ il Tottenham mette il punto definitivo con il difensore centrale Vertonghen, non certo un fulmine di guerra, che però da calcio d’angolo brucia tutti e svetta più in alto.
L’Inter durante la gara ha avuto anche due ottime occasioni per lasciare accesa una fiammella, ma Alvarez e Palacio si mangiano due gol clamorosi. Il primo in diagonale al 43′ del primo tempo non trova la porta. Anche il Tottenham avrebbe potuto allargare il divario con Defoe ma prima Handanovic, poi Zanetti salvano l’Inter da una figuraccia ancora più grande.
Ora il cammino dell’Inter è compromesso, per passare ai quarti ci vuole un miracolo sportivo.
Michele Longobardi