Napoli altri due punti persi

Con il Livorno finisce 1-1. La stanchezza di coppa si fa sentire. Invariato il distacco dalla Roma

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Manovre di avvicinamento rinviato. Avrebbe voluto festeggiare le sue 800 panchine da professionista con una vittoria, invece Rafael Benitez deve accontentarsi di un misero pareggio. Livorno-Napoli 1-1. In quello che era un tempo l’Ardeanza ora Picchi, gli azzurri, ritornati tali per aver indossato finalmente la maglia tradizionale, non vincono e non riducono il gap nei confronti della Roma. Invariata la classifica tra la seconda e la terza della classe, che si affronteranno nel posticipo di domenica prossima. Sfuma l’ottava vittoria esterna. Senza Albiol e Higuain, Pandev parte titolare e proprio il macedone guadagna il rigore trasformato da Mertens al 32′. Intercorrono solo sette minuti e l’intervento non ermetico di Reina consente alla squadra allenata da Di Carlo di riportarsi in partita.

Problema gestione del vantaggio

Nei primi 45 minuti di gioco Hamsik e compagni tirano per ben sette volte nella porta difesa da Bardi. Come sempre, una volta in vantaggio, i napoletani si fanno raggiungere dagli avversari, non concretizzando le occasioni per raddoppiare. E stroncare le altrui speranze e sortite. Mala sorte, mancanza di cinismo e pragmatismo. Mbaye provoca la rocambolesca autorete di Reina, che pasticcia e dimentica di avere l’aureola. San Jose’ Manuel da Madrid torna sul pianeta Terra e commette un errore tipico dei comuni mortali.

Il risultato non varia

Entrano Insigne e Zapata, escono il 19 e il 17. Variano i numeri in campo con l’ingresso del 24 e del 91 ma non il risultato finale. La cavalleria rusticana azzurra non apporta quel contributo invocato dal senor della panchina. Lo sforzo della gara di coppa si fa sentire e il Napoli rimane a sei punti dai giallorossi. Pesano però i tanti punti dilapidati al San Paolo e nei confronti con le cosiddette piccole.

Mentalità vincente a fasi alterne. Si passeggia con le grandi, si fatica con le provinciali. Occorre continuità. Lentamente ma inesorabilmente. Si registrano troppe pause. Peccato davvero.