L’occupazione di questi giorni ha visto la partecipazione attiva di operatori della cultura, dello spettacolo e dell’arte, di lavoratori della conoscenza e cittadini in una dinamica assembleare di approfondimento dei concetti e delle pratiche che determinano il bene comune, per discutere nuovi modelli di redistribuzione per i lavoratori della conoscenza e per immaginare nuove politiche culturali.
L’ex Asilo Filangieri, evidentemente sottoutilizzato perché privo di una reale destinazione d’uso diventa l’Asilo della Conoscenza e della Creatività, luogo dove sperimentare e sviluppare in maniera permanente, con tutte le forze e risorse attive da tempo nel territorio, l’insieme delle attività e dei processi produttivi della creazione.
di Robeto D’Antuono
This post was published on Mar 6, 2012 18:44
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