
Stipendi da fame, bonus che si possono ottenere: ecco quali-roadtvitalia.it
Alcuni stipendi sono troppo bassi, e c’è bisogno di supporto: grazie a questi incentivi, è possibile integrare le proprie risorse economiche.
Lavorare è un diritto di tutti, ma non tutti i compensi sono remunerati in maniera adeguata, consentendo di vivere una vita senza pensieri. Sono tanti i lavoratori, infatti, la cui paga è bassa e mentre le spese crescono, per via di rincari e inflazione, tali stipendi non consentono una reale libertà finanziaria, tale da far quadrare i conti a fine mese.
In un contesto del genere, tuttavia, se si rientra in determinati requisiti di reddito o Isee, è possibile ottenere dei bonus che integrino le proprie risorse finanziarie. È importante, quindi, tenere d’occhio questi provvedimenti, come fare domanda e quando, in modo da poterne fruire, se ci sono i presupposti per accedervi.
Ecco alcuni degli incentivi che possono essere richiesti, per integrare stipendi bassi.
Stipendi da fame, con questi bonus è possibile integrare e far quadrare i conti a fine mese
Uno dei bonus disponibili per aumentare le proprie risorse economiche è l’Assegno di Inclusione. Si tratta di un bonus che può ottenere sia un soggetto disoccupato, sia chi lavora, ma ha un reddito troppo basso.

C’è anche una ulteriore misura che può essere di aiuto, in questi contesti, ossia il Supporto Formazione Lavoro. Esso consiste in un incentivo da 500 euro al mese, se non si può avere l’Assegno di Inclusione, perché non vi sono i presupposti. In entrambi i casi, è necessario verificare se si rientra nei limiti Isee.
Se non si riesce ad accedere alle suddette misure, ci sono altri bonus che è possibile ottenere, sempre se si rientra nelle soglie Isee previste. Nello specifico, sono due carte prepagate con cui è possibile acquistare i beni primari, tra cui alimenti, farmaci, carburante.
Non si possono ricevere entrambe le carte, ma solo una delle due. La prima è la Carta Acquisti, che consiste in un saldo di 480 euro l’anno, distribuito in 40 euro al mese e di cui possono fruire nuclei con figli sotto i tre anni, o soggetti over 65, il cui Isee non deve oltrepassare 8.117,17 euro.
L’altro sussidio è la Carta Dedicata a Te, bonus una tantum che l’anno scorso era da 500 euro, per coloro che avevano Isee sotto i 15 mila euro e minimo tre membri in famiglia. Quest’anno l’incentivo ha trovato conferma e vedremo quali saranno gli importi.
Per chi ha uno stipendio basso, è possibile rientrare in quella fascia di utenza che è esente dal pagamento del ticket sanitario. Per l’esenzione, il reddito deve essere al di sotto di 8.263,31 euro se si è soli, e 11.362,05 euro, se invece si è sposati e a cui si sommeranno 516,46 euro, per ogni figlio a carico del nucleo familiare. Se si tratta di famiglia, bisogna aggiungere al quadro reddituale i compensi di tutti i familiari.