Sciopero di 24 ore dei lavoratori degli appalti ferroviari, no al processo di dequalificazione!

Sciopero di 24 ore, i lavoratori ferroviari contro il processo di dequalificazione dei trasporti

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Una ribellione pura quella che si sta materializzando in queste ore da parte dei lavoratori degli appalti ferroviari, contro l’indecenza del servizio offerto da circumvesuviana, cumana e autobus. Una protesta forte e decisa. Questi impiegati si rifiutano di prestare servizio in strutture di trasporto così fatiscenti e sempre più sporche. Lo sciopero dei lavoratori si protrarrà per tutta la giornata di oggi.

Trasporti sempre più fatiscenti

Napoli si sa è una città che ha sempre avuto problemi con il servizio trasporti. Negli ultimi anni anni, fino ad oggi, le condizioni in cui versano i treni e non solo sono sempre peggiori. A ciò si aggiunge anche il numero sempre minore di mezzi di trasporto disponibili e che siano validi per offrire un servizio degno di essere chiamato tale. Per questo i gli addetti ai lavori degli appalti ferroviari si sono decisi di scioperare per l’intera giornata di oggi manifestando tutto il loro sdegno per tale situazione. Denunciano, a chiare lettere, che la loro protesta non è in difesa di alcuna rendita di posizione ma anzi, è una vera e propria lotta civile contro il declino del servizio pubblico.

Situazione sempre più a rischio

Questo processo di dequalificazione sta inesorabilmente devastando il servizio di trasporto ferroviario. La nostra regione, seconda in Italia per traffico ferroviario, è all’insegna di una spending review sempre più meschina che costringe i viaggiatori campani a viaggiare in treni sempre più sporchi e logorati dal tempo. E’ una vera e propria gara al ribasso, basando il tutto con i cosidetti “tagli agli sprechi”; ma qui si sta verificando più un “taglio e basta!”. Le gare per i servizi d’appalto, inoltre, sono al massimo ribasso determinando un servizio di pulizia e manutenzione sempre più scadente. Infine i lavoratori delle società che si aggiudicano l’appalto, vengono lincenziati per mancanza di lavoro oppure nella migliore delle ipotesi, vedono ridursi il loro orario lavorativo. Ad oggi, pertanto, sono più di 30 le famiglie, tra Napoli e Salerno, senza lavoro e senza una prospettiva futura.

L’appello dei lavoratori ferroviari

Con questa protesta civile ma decisamente significativa, i lavoratori ferroviari lanciano un appello ben preciso alle forze sane della regione Campania ed anche, ma forse soprattutto ai viaggiatori affinché tale lotta, tale protesta sia l’inizio di una inversione di tendenza netta e precisa: “No alla svendita del bene del trasporto pubblico, si  al diritto di viaggiare sicuri e puliti!”  Questo è quello che desiderano i lavoratori ma anche i viaggiatori affinché si possa essere orgogliosi del servizio di trasporto e non vergognarsi per le sue mancanze.