Gennaro Giglio, papà del piccolo Antonio, volato giù dal settimo piano del palazzo nel Parco Verde dove morì anche Fortuna Loffredo, parla e accusa. “Mi hanno minacciato di morte, per questo solo ora riesco a trovare la forza per chiedere giustizia per mio figlio. Voglio che venga fatta giustizia sulla morte di Antonio, abbiamo il diritto di sapere la verità, ora capisco perché all’epoca i familiari della mia ex compagna picchiarono me e i miei fratelli”.
Continuano le indagini su quanto avveniva nel Parco Verde
Giglio è anche il papà delle tre bambine che sarebbero state abusate da Raimondo Caputo, convivente di Marianna Fabozzi, madre di Antonio, arrestata proprio per aver violato i domiciliari per complicità con l’uomo. Dopo tre anni, quindi, la famiglia del piccolo Antonio si costituisce parte civile nel procedimento ancora in corso presso il Tribunale di Napoli. I familiari, difesi dagli avvocati Angelo e Sergio Pisani, si ritengono parte offesa e chiedono con forza di accertare le cause reali della morte del loro bambino che avvenne nell’aprile del 2013. Le indagini, intanto, potrebbero essere trasferite alla sezione della procura di Napoli che si occupa dei reati sessuali.