Non si placano le polemiche dopo che il sindaco di Cantù ha espresso il proprio pensiero, negativo, nei confronti della città. Ieri il primo cittadino partenopeo ha annunciato che ha dato mandato all’Avvocatura di querelare Bizzozero, oggi intervengono ‘Noiconsumatori e il senatore Langella. “Non è concepibile – ha dichiarato Angelo Pisani, avvocato e presidente del movimento – che si ritenga di poter impunemente arrecare squallide offese e consistenti danni all’immagine e all’economia di un territorio famoso nel mondo ed ai suoi abitanti. Il sindaco di Cantù pagherà sia in sede civile che penale per le rozze invettive contro i napoletani”.

 

Offese a Napoli, Angelo Pisani: “Chiederò l’interdizione del sindaco di Cantù”

Solo pochi giorni fa – ha aggiunto il legale – abbiamo ottenuto dal tribunale di Monza la condanna a 20 giorni di reclusione e ad 1 euro di simbolico risarcimento della leghista  Donatella Galli per aver lanciato sui social farneticanti messaggi del tipo “Forza Etna” e “Forza Vesuvio”. Posizione dura anche quella del senatore di ALA-SC Pietro Langella per il quale è inaccettabile che il primo cittadino del comune lombardo, su Facebook, abbia definito il capoluogo partenopeo ‘una fogna infernale’: Presenterò un’interrogazione parlamentare per chiedere l’interdizione del sindaco di Cantù Claudio Bizzozero. Quello che ha detto e reiterato contro Napoli, è di una gravità inaudita“.

Intanto ieri il primo cittadino di Cantù ha continuato con un altro post su facebook ad offendere il capoluogo campano: “Napoli è una città sporca – ha scritto – , inquinata, criminale, mafiosa, corrotta, degradata, clientelare, parassitaria e incivile. L’immagine perfetta per la sostanza del paese di cui è parte (e di cui, purtroppo, facciamo parte anche noi) che è anch’esso esattamente così ovunque. Napoli è solo più avanti di altri in questo. Però i napoletani non amano sentirselo dire”. “Tutto questo, ovviamente – ha poi evidenziato – non ha nulla a che fare col razzismo ma dare del razzista a chi fa notare come stanno realmente le cose è il modo più classico per nasconderle”. E allega molte immagini della città tra rifiuti e sporcizia.