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Nel ricordo di Paolo Cataldi e Luigi Sequino, vittime innocenti della camorra (10/08/2000)

Pianura, 10 agosto 2000, estate di quindici anni fa, l’ultima per Paolo Castaldi e Luigi Sequino, che in realtà quell’estate non hanno nemmeno fatto in tempo a godersela, colpa di una serie di proiettili macchiati dalla camorra, che come spesso capita nella nostra disgraziata Napoli, uccide delle vittime innocenti, come lo erano Paolo Castaldi e Luigi Sequino.

Vittime innocenti

La vita di Paolo Castaldi si è fermato così al quel 10 agosto del 2000, ad appena 21 anni, lui che era un dipendente di un supermercato al banco macelleria, ma con una grande passione per gli animali, sopratutto quelli indifesi e abbandonati, e un grande amore per la musica, anche se purtroppo l’ultimo suono che avrà udito è stato il suono della sua vita spezzata.

Luigi Sequino, migliore amico di Paolo, di anni ne aveva 21 anche lui, e i due si conoscevano da piccoli, cresciuti nello stesso quartiere, nella stessa strada, almeno finché Paolo non si trasferì a Quarto anni più tardi. Ma la loro amicizia non era tramontata a causa di quella breve distanza, era rimasta intatta, anzi era diventata più forte, tanto che Luigi, che sognava di diventare un aviatore, anche lui amante della musica, quella rock, e pazzo per le motociclette, diplomato e iscritti all’università, ma pronto per una carriera in polizia o in aeronautica, era con Paolo quel giorno, felice di intraprendere una nuova avventura con il suo amico di sempre, un’avventura sudata facendo il pony express, un’avventura che sarebbe dovuta chiamarsi Grecia, ma che è rimasta solo un sogno di quella disgraziata estate napoletana. Quel 10 agosto, la notte di San Lorenzo fu senza stelle nel cielo, anzi, c’è n’erano solo due, quelle di Paolo e Luigi.

Luigi e Paolo quel giorno purtroppo scelsero il posto sbagliato per progettare il proprio futuro, perché Napoli è purtroppo la città dove non puoi permetterti di essere nel posto sbagliato al momento sbagliato, perché significa mettere in pericolo la propria vita. Napoli è la città dove non puoi mai abbassare lo sguardo, la città dove devi guardarti le spalle anche quando sei al sicuro in casa tua. Napoli è la tua città, ma che in realtà non è tua affatto, è della camorra e se ti capita di trovarti sulla strada di tale signora, puoi solo sperare che la fortuna ti assista, perché lei non guarda in faccia a nessuno, a lei non importa quante vite spezzerà, innocenti o meno, lei agisce, per i suoi interessi personali, perché lei è la padrona della città, in casa sua comanda lei. Crediamo che Napoli sia la nostra, ma sbagliamo, la città che tanto amiamo, è la città di altri, una città pronta a farci del male, perché è la città della Camorra.

E quel 10 agosto del 2000, la signora camorra era indaffarata nei suoi affari e non poteva certo sapere che quei due ragazzi, Luigi Sequino e Paolo Castaldi, erano sotto il portone sbagliato, che non erano loro i guardaspalle del boss di zona Rosario Marra, poteva mai sapere che erano solo due onesti ragazzi che rincorrevano dei sogni, sogni da lei spezzati, come tante altre volte. E questo perché purtroppo a Napoli, la signora camorra, non ti permette nemmeno di sognare, tanto due vittime innocenti in più per lei non sono altro che numeri, niente rimorsi per lei. E intanto noi continuiamo ad abbassare la testa di fronte a lei… e allora avanti i prossimi…

Per non dimenticare… come non dimentica il gruppo Facebook e associazione “Le voci di Gigi e Paolo“, nata per promuovere legalità e giustizia, che a Napoli qualcuno ci ha sottratto dalle mani.

Francesco Healy
Francesco Healy
Ho sempre odiato, sin dalla nascita, le bugie e le ingiustizie, dunque da grande avevo solo due strade da poter percorrere, quella del detective o del giornalista, ho scelto la seconda e il potere della penna, da sempre affascinato da tale professione.
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