La Maraini lotta per la manifestazione “Stoprazzismo” a Castelvolturno

Dacia Maraini e altri artisti e intellettuali compilano una raccolta firme in favore dell'abolizione della legge Bossi-Fini e della manifestazione del 18 ottobre a Castelvolturno contro il razzismo.

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“Conoscere un popolo, conoscere una cultura, vuol dire, anche, capirlo dal punto di vista umano e capire il suo bisogno di diritti”, queste tra le parole meno inconcludenti della scrittrice Dacia Maraini di fronte alla platea di migranti di Castelvolturno, iscritti al movimento Migranti e Rifugiati di Caserta con sede nel ex Canapificio, che sfileranno nella manifestazione #Stoprazzismo del 18 ottobre a Castelvolturno.

Dacia Maraini è impegnata, insieme ad altri intellettuali e artisti, nella campagna di sensibilizzazione dell’opinione pubblica in favore della causa abolizionista in merito alla legge Bossi-Fini.

Gli intellettuali e artisti affratellati in tale causa sono stati per adesso 38, ma si conteranno altre adesioni nelle prossime ore, tra questi ricordiamo Toni Sevillo (attore), Andrea Segre (regista), Marco Paolini (attore), Giuseppe Battiston (attore), Stefano Liberti (giornalista), Erri De Luca (scrittore), Davide Ferrario (Regista), Ettore Scola (regista), Massimo Carlotto (scrittore), Andrea Garello (sceneggiatore), Daniele Sepe (musicista), Marcelle Padovani (giornalista e scrittrice), Massimo Torre (scrittore), Alessandro Haber (attore), Fulvio Ottaviano (regista), Enrico Caria (regista), Tonino Zangardi (regista), Francesco Costa (scrittore), Antonio Falduto (regista), Patrizio Rispo (attore), Marco Salvia (scrittore), Luca Manfredi (regista), Ugo Gregoretti (regista), Vittorio Cosma (musicista), Pivio (musicista), Lucio Gaudino (regista), Cristina Donadio (attrice), Egido Eronico (regista), Felice Farina (regista), Elio Germano (attore), Carmen Giardina (attrice), Neri Marcorè (attore), Cinzia Mascoli (attrice), Claudio Santamaria (attore), Luca D’Ascanio (regista), Rocco Papaleo (attore), Giorgio Tirabassi (attore).

Oltre l’annullamento della Bossi-Fini si manifesterà, anche, per una legislazione per la concreta regolarizzazione e integrazione degli immigrati.  Dacia Maraini ha riferito che “l’importante è conoscersi. Perché  se non ci si conosce, non ci si può capire. Se non ci si capisce, ti trattano male: “Ah, sono negri”. Bisogna capire che gli immigrati sono persone che vanno via da un paese per una ragione precisa: la guerra, le malattie, la fame. Noi che siamo stati un paese di emigranti dobbiamo imparare a trattare con gli immigrati che sono una ricchezza e non sono mai una povertà. E poi, diciamo la verità. I peggiori criminali sono italiani. Basta aprire i giornali tutti i giorni per verificare questo fatto. Roberto Saviano è stato coraggioso, ha raccontato la camorra di questi posti ed è stato costretto a vivere con la scorta”.
In risposta alla provocazione di Salvini e alla manifestazione etnofederalista della Lega Nord “Stopinvasione” programmata per lo stesso giorno a Milano, gli artisti e gli intellettuali guidati dalla Maraini cercano di “combattere” questo egoismo di massa; infatti afferma la Maraini che dire “dobbiamo difendere il paese, i confini, la ricchezza” è una idea arcaica e che non guarda lontano. “La civiltà è imperniata sullo scambio non sulla chiusura. Chiudendosi non si risolve nulla. Bisogna conoscere gli altri, avere rapporti diplomatici, di scambio. Per scambiare bisogna conoscersi. L’ignoranza è alla base del razzismo. Il razzismo è talmente stupido che viene solo dalla non conoscenza delle cose, delle persone, dei rapporti umani, della cultura”.
“Gli intellettuali possono dare un contributo importante. Gli intellettuali non possono cambiare le leggi, la situazione economica. Non possono fare nulla dal punto di vista pratico, però possono cambiare la mentalità delle persone. E secondo me c’è bisogno di lavorare molto, perché c’è tanta ignoranza, molta prevenzione. Io spero che questo appello possa far pendere la bilancia dalla parte dell’apertura mentale.”