
Le città italiane con la più alta percentuale di case climatizzate(www.roadtvitalia.it)
Con l’avvento di ondate di caldo, la presenza di impianti di aria condizionata nelle abitazioni è diventata un tema di grande attualità.
Secondo un recente studio realizzato da idealista, il portale immobiliare leader in Italia, solo il 31% delle case attualmente in vendita è dotato di un sistema di climatizzazione. Questo dato mette in luce come, nonostante il crescente bisogno di comfort termico, la diffusione del condizionatore nelle abitazioni italiane resti ancora limitata.
L’analisi condotta da idealista si basa su un campione di circa 580.000 immobili in vendita e affitto, aggiornato al 3 luglio 2023. Tra le province con la percentuale più elevata di abitazioni con climatizzatore, spiccano Mantova (61%), Treviso (58%), e Verona, Modena e Padova, tutte con il 57%. Seguono Vicenza e Pordenone, con il 54%, Piacenza (52%), Parma, Cagliari e Cremona (51%) e Venezia (50%). Questi dati indicano che in molte aree del Nord e del Centro Italia più della metà del patrimonio immobiliare è già dotato di aria condizionata.
Al contrario, alcune zone tradizionalmente caratterizzate da un clima più fresco mostrano una percentuale molto bassa di abitazioni climatizzate. L’Aquila, con solo il 3% degli immobili sul mercato dotati di aria condizionata, è la provincia con il dato più basso, seguita da Aosta (4%). Anche Cuneo (6%), Rieti e Belluno (7%), Campobasso e Sondrio (8%) e Biella (9%) registrano valori inferiori al 10%. Tuttavia, va sottolineato che anche queste località stanno sperimentando ondate di caldo più frequenti negli ultimi anni, rendendo il tema della climatizzazione sempre più rilevante.
Differenze tra case in vendita e in affitto: più aria condizionata negli immobili locati
Uno degli aspetti più interessanti emersi dall’indagine è la differenza significativa nella presenza di impianti di climatizzazione tra le abitazioni in vendita e quelle in affitto. Nel mercato degli affitti, il 40% degli immobili è dotato di aria condizionata, mentre nelle case in vendita questa percentuale scende al 30%. Questo scarto di dieci punti percentuali probabilmente riflette il fatto che gli inquilini considerano l’aria condizionata un “plus” importante per il comfort, mentre per chi acquista una casa l’installazione di un condizionatore rappresenta un investimento economico contenuto rispetto al prezzo dell’immobile e può essere effettuata successivamente.
Province come Vicenza mostrano una differenza ancora più marcata: l’86% delle case in affitto dispone di aria condizionata, ma solo il 50% di quelle in vendita. A Pordenone la differenza è simile, con l’83% degli immobili in affitto climatizzati contro il 53% di quelli in vendita. Anche nelle grandi città come Milano e Roma si osserva questa tendenza, con percentuali di case locate dotate di condizionatore pari al 55% e 47% rispettivamente, superiori a quelle delle abitazioni in vendita (44% a Milano e 40% a Roma).
All’estremo opposto, alcune province con clima più fresco come L’Aquila, Cuneo, Sondrio e Biella presentano una maggiore presenza di aria condizionata nelle case in vendita rispetto agli immobili in affitto, con valori che vanno dall’1% al 9% per la locazione e leggermente superiori per le abitazioni in vendita.

Per scegliere il sistema di climatizzazione più adatto, è importante considerare diversi fattori: la dimensione degli ambienti, l’isolamento termico, la presenza di umidità, e le esigenze di comfort personale. Tra le soluzioni più diffuse troviamo:
- Condizionatore fisso a split: molto pratico e silenzioso, con unità interna ed esterna separate. Alcuni modelli offrono anche la funzione di riscaldamento.
- Condizionatore con incasso a finestra: unità singola installata direttamente in una finestra o muro esterno, meno costosa ma più ingombrante.
- Sistema di raffreddamento centralizzato: integrato spesso con il sistema di riscaldamento, ideale per case di grandi dimensioni.
- Condizionatore portatile: senza installazione fissa, si sposta facilmente ma è più rumoroso e adatto a ambienti piccoli.
Per evitare shock termici è consigliabile mantenere la temperatura interna 5-8 gradi inferiore a quella esterna e valutare l’uso di deumidificatori in zone umide o ventilatori in ambienti con clima secco.