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L’attore Elio Germano lancia messaggio a Salvini: “Tornatene a casa” (VIDEO)

Il prossimo 28 febbraio in piazza del Popolo a Roma, ci sarà il comizio del leader di Lega nord Matteo Salvini, una presenza poco gradita in città, tanto da far nascere il movimento #MaiConSalvini, contro appunto l’arrivo nella capitale del politico. Ad aderire al movimento tante persone delle spettacolo, tra cui appunto l’attore Elio Germano, il quale ha lanciato il suo personale “Salvini tornatene a casa” tramite un video diffuso sul canale Youtube. L’attore, che lo scorso anno ha interpretato il Leopardi al cinema, si è fatto riprendere in compagnia di un gruppo di ragazzi Rom mentre gli leggeva le parole con cui l’ispettorato per l’immigrazione del Congresso degli Stati Uniti, agli inizi del Novecento, descriveva gli italiani che sbarcavano sulle coste americane, parole che ricordano tanto quelle usate oggi anche da Matteo Salvini. L’attore Elio Germano prosegue poi leggendo ‘L’orco innamorato’ di Trilussa, poesia che si conclude con le parole ‘C’è un paese nel mondo dove non si ricordano le cose: l’Italia’.

Gli italiani nel 1919 puzzavano per gli statunitensi

Generalmente sono di piccolo statura e di pelle scura, molti puzzano perché tengono lo stesso vestito per settimane. Si costruiscono baracche nelle periferie, quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti, si presentano in due e cercano una stanza con uso cucina e dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci. Parlano lingue incomprensibili, dorse dialetti. Molto bambini vengono utilizzati per chiedere l’elemosina. Spesso davanti alla chiese donne e uomini invocano pietà, con toni lamentosi e petulanti. Fanno molti figli che faticano a mantenere, e sono assai uniti tra di loro. Dicono che siano dediti al furto e che se ostacolati violenti. Le nostre donne li evitano, sia perché sono poco attraenti e selvatici, sia perchè è voce diffusa si stupri consumati di quando le donne tornano da lavoro. I governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere. Ma sopratutto non hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o addirittura di attività criminali. – Ispettorato per l’immigrazione del Congresso degli Stati Uniti, 1919.

This post was published on Feb 28, 2015 13:07

Redazione Desk

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