martedì, Aprile 30, 2024
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Guerra Russia-Ucraina – Le lancette della storia

Guerra Russia-Ucraina – Le lancette della storia vanno aggiornate. In questi giorni, si ha modo di notare che diverse persone ragionano come se non fossimo in una situazione post crollo del muro di Berlino. Come se non avessero realizzato che già da qualche decennio l’ ordine internazionale uscito dal secondo conflitto mondiale che vedeva il mondo diviso da due schieramenti internazionali contrapposti e fortemente caratterizzati ideologicamente, nonché dominati rispettivamente dagli USA e dall’ URSS.

Guerra Russia-Ucraina – Tutto questo con il crollo del muro di Berlino e con il collasso del sistema sovietico è venuto meno ed ha generato il “governo” mondiale con la partecipazione di una serie di medie potenze. Ha fatto emergere ed esplodere una serie numerosa di istanze, di rivendicazioni e di odii. Basti pensare all’ 11 settembre e alla relativa polveriera del Medio Oriente o alla sanguinosa guerra nei Balcani.
Ma, forse anche per pigrizia e per comodità di lettura, ascolto incredibilmente tanti che, nella interpretazione dei drammatici fatti mondiali di questi giorni che vedono una brutale aggressione di un Paese contro un altro, tendono a riproporre un generico e superato  antiamericanismo adducendo la colpa di una guerra non a chi l’ha sta facendo, bensì giustificando la psicosi dell’ accerchiamento della Russia da parte della NATO. Tutto ciò trascurando chi è l’ aggressore e chi è l’ aggredito.
Da tanto tempo non siamo più in una situazione mondiale che si sintetizzava in una contrapposizione tra comunismo e capitalismo.
Tutto è molto più maledettamente complesso e, paradossalmente, sono proprio i Paesi ex comunisti (Russia e Cina) a costituire la fine definitiva del compromesso tra capitale e democrazia. Il turbocapitalismo sorto e sviluppato con la morte di una idea alternativa all’ordine esistente delle cose, rendendo ancellare la politica rispetto alla economia e alla finanza, ha incrudelito i rapporti tra ceti sociali dominanti e quelli dominati. Ha creato nuove e più gravi diseguaglianze. Ha rimesso in discussione importanti diritti sociali.
I concetti di mercato e di stato sono radicalmente cambiati. Da diversi decenni le economie sono sovranazionali, mentre gli stati vedono ridotto al lumicino la possibilità di limitare gli spiriti animaleschi del capitalismo.
Questo ha completamente ridisegnato la non tramontata finalità della politica progressista tesa a orientare le intraprese economiche a beneficio anche dei meno tutelati, partendo dalla costruzioni di stati continentali effettivamente democratici in grado di fare da filtro allo strapotere di elites economici.
Alla luce di ciò, il sovranismo facilita il menzionato strapotere economico. Pertanto, bisogna accelerare il processo di costruzione di una vera Unione Europea.
Riprendendo il discorso iniziale, in questi giorni assistiamo ad una aggressione di uno stato sovrano da parte di un altro retto da un tiranno, Putin (ex agente del KBG).
Quest’ ultimo giustifica tale scelta con una ideologia etno-nazionalista che invoca il riscatto della Grande Madre Russia da presunti crimini subiti nel corso di un secolo da parte di “bolscevichi, comunisti, nazionalisti, nazisti, occidentali e NATO”.
Una demenziale giustificazione che sta isolando Putin dalla comunità internazionale.
Ai nostalgici della guerra fredda, occorre ricordare che, nella fase storica che viviamo e che vede una preoccupante crisi della democrazia, la vera faglia è tra autocrazie e democrazie.
Occorre ricordare, come diceva Berlinguer, che la democrazia è un valore universale.
di Vincenzo Vacca
Redazione web
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Questo articolo è stato scritto dalla redazione di Road Tv Italia. La web tv libera, indipendente, fatta dalla gente e con la gente.
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