Esprimo la mia solidarietà a Marco Lillo, perché è giornalista coraggioso, perbene, bravo e a cui la magistratura nel Paese deve molto perché è lui che a volte fa scattare le inchieste per quello che scrive“. Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris commentando la perquisizione avvenuta stamattina nell’abitazione del giornalista de ‘Il Fatto quotidiano’. “ La magistratura – ha sottolineato – fa il suo dovere con autonomia e indipendenza. C’e’ un’indagine molto articolata sulla fuga di notizie nell’inchiesta Consip sia da parte della procura di Roma, che da quella di Napoli”.

 

Consip: perquisita la casa del giornalista Marco Lillo

E’ stata perquisita questa mattina l’abitazione romana del giornalista del ‘Fatto Quotidiano’ Marco Lillo in merito alla fuga di notizie sul caso Consip ed è stata disposta dalla Procura di Napoli dopo la denuncia dell’imprenditore Alfredo Romeo. Secondo quanto riportato dal sito del Fatto Quotidiano, Marco Lillo non sarebbe indagato e la Procura di Napoli avrebbe disposto la perquisizione per rivelazione del segreto d’ufficio attraverso la pubblicazione del libro “Di Padre in Figlio” di cui il giornalista -attualmente in vacanza – è autore.

Uomini del Nucleo Tributario della Guardia di Finanza di Napoli hanno eseguito la perquisizione alla ricerca di tracce informatiche sull’origine dei suoi scoop sull’inchiesta Consip nel computer e nei cellulari del giornalista. Al momento si indaga contro ignoti. L’inchiesta per la presunta violazione del segreto d’ufficio nasce da una denuncia-querela degli avvocati di Alfredo Romeo, l’immobiliarista al centro del caso Consip.