giovedì, Marzo 28, 2024
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Attentati in Campania e al Sud? “No, perché c’è la criminalità”. Parola di un ex agente dei servizi segreti

Attentati in Campania? Assolutamente no. “L’Italia riesce a proteggersi dagli attacchi terroristici in soli due modi: l’elaborazione precisa dei ‘segnali deboli’ che permette intercettazioni mirate e interventi preventivi, e con la mafia”. Parla così un ex agente dei Servizi segreti intervistato da Panorama, dopo gli attacchi terroristici avvenuti a Parigi la sera del 13 novembre.

 

I luoghi da monitorare in Italia siano le grandi stazioni e gli aeroporti, ma gli attentati in Campania sono da escludere

L’uomo, il cui nome in codice era Edera, ci tiene a precisare come non sia possibile indicare un luogo o un obiettivo come “sensibile”. Gli attacchi in Francia, infatti, l’hanno dimostrato chiaramente. “I lupi solitari – afferma – così come cellule ben strutturate e organizzate non tendono a colpire i grandi monumenti o aree di grande interesse ma, prendono di mira luoghi “comuni” non presidiati dalle forze di polizia ma che sono comunque punto di ritrovo per la cittadinanza. Il teatro Bataclan ne è la dimostrazione”.

Per quanto riguarda l’Italia, ‘Edera’ lo definisce “difficile da controllare e ricco di luoghi che potrebbero essere considerati obiettivi sensibili. Quindi sarebbe sciocco per non dire ridicolo fare una classifica dei monumenti a rischio. Certamente rimangono monitorate costantemente dall’intelligence le metropolitane, le grandi stazioni ferroviarie che hanno importanti centri commerciali e gli aeroporti oltre ad alcuni acquedotti ma la vera protezione è quella “indiretta” esercitata dalle organizzazioni criminali”.

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Gli attentati in Campania non ci saranno “con certezza quasi matematica” a causa della criminalità organizzata

Infatti, l’ex agente, afferma “con certezza quasi matematica” come “possiamo indicare l’area che invece non sarà interessata da eventuali attentati strutturati come quelli avvenuti a Parigi: il Sud Italia”. Questo perché “potenziali attentati potrebbero essere portati a segno solo da Napoli in su. Dal capoluogo partenopeo in giù la presenza delle organizzazioni criminali che controllano il territorio non permettono la permeabilità dei terroristi nelle loro zone. Le cellule legate all’estremismo islamico possono solo attraversare quelle zone, ad esempio, la Sicilia, la Calabria, la Puglia e la Campania ma non è permesso loro di fermarsi. La Camorra, la ‘Ndrangheta e la Mafia possono semmai solo guadagnare dal loro passaggio ma, sanno che la presenza in loco di questi soggetti, potrebbe solo danneggiarli. E viceversa. Anche gli stessi terroristi – conclude – sanno che il controllo sul territorio esercitato dagli stessi mafiosi, rischierebbe di farli entrare nel mirino degli investigatori”.

Redazione Desk
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