martedì, Aprile 30, 2024
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Salvatore Parolisi condannato a 20 anni per l’omicidio di Melania Rea

Venti anni di reclusione sono stati inflitti a Salvatore Parolisi per l’omicidio della moglie Melania Rea dalla Corte d’Assise d’Appello di Perugia che ha ricalcolato la pena dopo la Cassazione. Per l’ex caporalmaggiore, già condannato a 30 anni con l’abbreviato, i giudici hanno escluso l’aggravante della crudeltà. Non concesse le attenuanti. “Melania ha avuto giustizia ma purtroppo nessuno ce la ridarà”: il fratello Michele commenta così la sentenza. Sentenza emessa al termine di una breve camera di consiglio.

 

La difesa di Salvatore Parolisi aveva chiesto un doppio sconto di pena

La difesa di Salvatore Parolisi aveva chiesto un doppio sconto di pena: in particolare i legali, gli avvocati Nicodemo Gentile e Valter Biscotti, avevano sollecitato l’esclusione dell’aggravante della crudeltà e la concessione delle attenuanti generiche. La sentenza è attesa in mattinata. Gli avvocati Gentile e Biscotti avevano chiesto per Parolisi una pena “sotto i 20 anni”. “Abbiamo sollecitato – ha detto l’avvocato Gentile – il minimo edittale. Una pena giusta, equa”. Secondo i difensori dell’ex caporalmaggiore “ci sono poi tutti gli elementi per concedergli le attenuanti generiche come il fatto che sia un giovane, incensurato e militare irreprensibile”.

 

Gli avvocati di Salvatore Parolisi pronti a ricorrere ala corte di Strasburgo

Ha appreso in cella probabilmente dalla televisione dei 20 anni di reclusione che gli sono stati inflitti per l’omicidio della moglie Melania Rea, Salvatore Parolisi che oggi ha scelto di non essere presente davanti alla Corte d’assise d’appello di Perugia. L’ex caporalmaggiore è detenuto nel carcere di Teramo dove nei prossimi giorni riceverà la visita dei suoi difensori, gli avvocati Valter Biscotti e Nicodemo Gentile. Quest’ultimo ha ricordato che quello di oggi “è stato un segmento di processo che riguardava solo la pena”.

“Non sono state concesse le attenuanti generiche e ora – ha aggiunto – dovremo valutare per quali motivi la Corte lo abbia fatto. Attendiamo le motivazioni e faremo le nostre scelte (la decisione può essere impugnata in Cassazione – ndr). Sicuramente c’ è la strada di Strasburgo ma ancora è presto per valutarla. C’ è stata comunque la riduzione che ci aspettavamo per l’aggravante della crudeltà”. Per l’avvocato Biscotti “quello della Corte d’assise d’appello di Perugia è stato di fatto un calcolo obbligato”.

“Ha infatti dovuto escludere – ha proseguito – l’aggravante che avrebbe portato la condanna all’ergastolo e quindi per la scelta del rito abbreviato la pena è passata da 30 a 20 anni”. “Questo processo – ha detto ancora l’avvocato Biscotti – è stato un processo sempre pieno di ombre e di dubbi che rimangono ancora. Appena lo potremo fare ricorreremo alla Corte di Strasburgo per ottenere il riconoscimento che Parolisi non ha avuto un processo giusto. Quando lo vedremo in cella – ha concluso l’avvocato Biscotti – gli diremo che la battaglia processuale va avanti“.

Redazione Desk
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