Nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Santa Lucia, il presidente della Regione Vincenzo De Luca ha annunciato che nei prossimi anni saranno investiti 3 miliardi di euro nella città di Napoli. “Per Napoli si apre una stagione di grande interesse e fiducia – annuncia Vincenzo De Luca – . Stiamo operando una rottura radicale con il passato, ricco di chiacchiere e povero di cantieri per il capoluogo. Lavoriamo per un salto di qualità storico sui grandi servizi civici: sanità, trasporti, ambiente. Puntiamo ad una ridefinizione del ruolo di Napoli a livello mondiale”.
Il governatore della regione su Facebook ha scritto: “Destinare 3 miliardi di euro alla città di Napoli è una scelta estremamente impegnativa. Parliamo di un’opportunità storica di riqualificazione, ammodernamento delle reti di trasporto, rilancio del sistema universitario, rilancio del turismo e della cultura. Accanto ai contenuti sostanziali ci sono due obiettivi trasversali: sburocratizzazione radicale e sviluppo equilibrato con progetti in tutti i territori della Campania. Meno parole, più cantieri che si aprono: questa deve essere la parola d’ordine. #unagrandeNapoli”.
Primo obiettivo riqualificare l’ex area Nato a Bagnoli, dove Vincenzo De Luca progetta di ospitare le Universiadi del 2019, nel caso Napoli fosse scelta. A questo progetto saranno destinati 150 milioni. Inoltre, 200 milioni saranno spesi per la zona economica speciale (Zes) costituita dall’area portuale e dall’area retroportuale. Altri 60 milioni saranno destinati alla Mostra d’Oltremare, per accogliere il Polo nazionale musei e archivi d’impresa (previsto il trasferimento dell’Archivio storico nazionale dell’Enel e quello dell’Ilva). Poi ci sono già pronti 50 milioni per la bonifica di Bagnoli e infine i fondi si utilizzeranno per infrastrutture, trasporti, turismo e cultura.
“Un’occasione storica e irripetibile per fare di Napoli ancora di più una grande capitale nel mondo – ha affermato Vincenzo De Luca – forse l’ultima opportunità di questa portata visto che il prossimo ciclo di fondi comunitari destinati all’Italia sarà di gran lunga inferiore. Mi auguro che questi soldi, che equivalgono a una legge finanziaria, vengano spesi bene dagli enti interessati, aprendo i cantieri e non facendo chiacchiere come troppo spesso si è fatto a Napoli. Il nostro compito era mettere a disposizione i fondi e lo abbiamo fatto. Se ci accorgeremo che i nostri interlocutori non saranno affidabili e non porteranno a termine i cantieri, ci candidiamo a fare noi gli appalti e ad aprire noi i cantieri”.
Ricordiamo infine che ai tre miliardi si andranno ad aggiungere altri 2,2 miliardi di risorse non spese fino ad ora.
This post was published on Feb 18, 2016 12:14
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