
Tutte le città meno care d'Italia oltre Milano- roadtvitalia.it
Città meno care d’Italia oltre Milano, ecco quali sono: tutti i dettagli e le curiosità che ti lasciano senza parole
Nel panorama immobiliare italiano, la disparità tra le città più care e quelle più economiche continua a rappresentare un tema di forte interesse per famiglie, investitori e lavoratori in cerca di un equilibrio tra qualità della vita e costi abitativi. Recenti analisi confermano una tendenza consolidata, con alcune città che si confermano come le più onerose, mentre altre offrono opportunità decisamente più accessibili.
Milano si conferma ancora una volta la città più costosa d’Italia per quanto riguarda l’acquisto di un’abitazione. Nel 2025, il prezzo medio per metro quadro ha superato i 6.000 euro nelle zone centrali, con un trend in crescita dovuto alla forte domanda e ai continui investimenti nel settore tech e finanziario. Milano resta un polo attrattivo per professionisti e aziende internazionali, ma questo si traduce in prezzi elevati che rendono difficile l’accesso alla casa per molte fasce di popolazione.
Altre città del Nord, come Torino e Genova, mostrano prezzi più contenuti ma comunque superiori alla media nazionale, con una forbice che si assesta tra i 2.500 e i 3.500 euro per metro quadro nelle aree più richieste. Qui, la domanda è sostenuta da una buona presenza di università e industrie, oltre che da una crescente attenzione verso innovazione e start-up.
Le realtà più economiche d’Italia: opportunità e motivazioni
Al contrario, il Mezzogiorno e alcune aree interne del Centro Italia offrono prezzi decisamente più bassi, con città come Caltanissetta, Campobasso e Isernia che registrano valori medi intorno ai 800-1.200 euro per metro quadro. Questi dati rappresentano una vera e propria “boccata d’ossigeno” per chi cerca un’abitazione senza investire cifre elevate.

La causa principale di questi prezzi contenuti è da ricercarsi in una combinazione di fattori demografici ed economici: popolazione in calo, minore sviluppo industriale e servizi meno dinamici rispetto alle grandi aree urbane. Tuttavia, l’interesse verso queste città sta crescendo grazie a politiche regionali che incentivano il ritorno o il trasferimento di residenti attraverso sgravi fiscali e programmi di riqualificazione urbana.
Con il proseguire della crisi abitativa nelle grandi metropoli, molti potenziali acquirenti guardano con interesse alle città meno costose, valutando non solo il risparmio economico ma anche una qualità della vita più sostenibile. Le amministrazioni locali stanno puntando su infrastrutture e servizi per attrarre nuovi abitanti e frenare lo spopolamento.
Per chi desidera investire o trasferirsi, è fondamentale considerare non solo il prezzo al metro quadro, ma anche la situazione economica e sociale del territorio, la presenza di opportunità lavorative e la qualità dei servizi offerti. Le città meno care possono rappresentare una scelta strategica se si riesce a coniugare convenienza e prospettive di crescita personale e professionale.