sabato, Luglio 27, 2024
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Musica: ‘Strativari’, un viaggio per raccontare i volti di Napoli

Alternando citazioni a contributi originali Strativari celebra l’immagine di una città non etichettabile

Al Teatro Trianon-Viviani di Napoli, diretto da Marisa Laurito, va in scena l’8 giugno Strativari: la musica classica incontra l’underground e gli archi si fondono con gli strumenti riciclati. Dal passato all’attualità e viceversa in un viaggio verticale che racconta Napoli dalle mille facce con la voce recitante di Cristina Donadio. E’ uno spettacolo (regia di Raffale Di Florio, soggetto e testo di Stefano Valanzuolo) che “vuole mettere a fuoco l’immagine di una Napoli multiforme lontana dai luoghi comuni”.

Due gruppi musicali – Capone & BungtBangt e Solis String Quartet – diversi per vocazione e storia collaborano, dunque, con la complicità teatrale di Donadio che, in un’alternanza artistica, rileva il ruolo che al debutto (Napoli Teatro Festival, 2019) era stato di Iaia Forte. Alternando citazioni a contributi originali Strativari celebra l’immagine di una città non etichettabile. Non bastano occhi, gambe e ragione per viaggiare attraverso la città a strati: ci vuole la musica.

Un vero viaggio immersivo e trasversale, dunque, che unisce musicisti e attori; che resta sospeso tra spettacolo teatrale e concerto.

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Strativari è concepito come una suite e si compone di otto movimenti (con un Prologo ed un Epilogo) differenti per colori, dinamiche ed atmosfere. Otto tavole, otto ritratti emotivi che toccano altrettanti affetti – il ricordo, la passione, il gioco, lo scontro, la fatica, la denuncia, il desiderio, la devozione – esplorati dal punto di vista dei napoletani.

“Ho sempre amato ‘giocare con la musica’ in palcoscenico e questa occasione, attraverso i sentimenti che mi appartengono, mi permette di confrontarmi con il suono di strumenti classici e inventati” dice Cristina Donadio.

Aggiunge Maurizio Capone, frontman dei BungtBangt: “Strativari descrive una Napoli fuori dagli stereotipi, anche di quelli di recente nascita, e suggerisce nuove visioni, alternative e di ampio respiro”. “I Solis hanno un piglio non convenzionale che ben si sposa con il concept artistico di Capone&BungtBangt” afferma Gerardo Morrone dei Solis String Quartet. L’obiettivo di questo spettacolo è raccontare la nostra città, questa volta avvalendoci dello spessore teatrale di Cristina Donadio”.

Redazione Desk
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