
Ecco cosa c'è da sapere sui rimborsi da parte dello Stato - www.roadtvitalia.it
Il rimborso, quello che deve pervenirti dallo Stato, ti sembra qualcosa di assurdo o di qualcosa che mai avverrà? Se fai parte di questa categoria di cittadini, forse hai ragione.
C’è, infatti, la possibilità che se effettivamente ti spettava un rimborso da parte del tesoro potrebbe non arrivarti più. Possibile? Sì, sono cambiate delle caratteristiche e delle dinamiche, anche a causa del decreto Riscossione, che possono farti perdere ciò che attendevi da tempo.
Cerchiamo di capire insieme di cosa si tratta, anche per dare una risposta a chi questo rimborso lo attendeva ed ora si ritrova senza un euro in tasca.
Rimborso oppure no? Cosa si deve sapere
Il rimborso che doveva arrivare al contribuente, da parte dello Stato, forse potrebbe non arrivare più. Questa è una delle notizie che sta trapelando e che sta mettendo in seria agitazione tanti cittadini. Di cosa si tratta e chi rischia di perdere il rimborso fiscale? Non tutti sanno di cosa si tratta e vorrebbero, di conseguenza, avere delle notizie in merito in più.
La novità, come dicevamo all’inizio, arriva dal decreto Riscossione che prevede, in specifiche situazione, che i rimborsi fiscali spettanti vengano congelati. Questa non è una vera e propria novità, ma una modifica a una norma esistente che, con i cambiamenti introdotti, potrebbe comportare gravi danni a determinati contribuenti.
Il contribuente, prima, aveva un termine di 60 giorni di tempo per accettare o rifiutare la proposta di compensare volontariamente eventuali debiti con i rimborsi fiscali spettanti. Oggi la situazione è cambiata: non serve più il consenso del contribuente. Se risultano debiti pendenti, il rimborso non viene più liquidato, ma trattenuto direttamente dall’Agente della riscossione.
Ecco la nuova normativa
La nuova normativa, infatti, propone che quando lo Stato deve erogare un rimborso di ammontare superiore a 500 euro, deve prima verificare che il beneficiare non sia titolare di cartelle esattoriali non pagate. Se il rimborso ha importo inferiore a 500 euro, invece, viene erogato, come previsto dalla norma originaria.

Per chi ha debiti ma deve, comunque, ricevere un rimborso fiscale, il rischio concreto è quello di vedere le somme congelate fino al 31 dicembre del prossimo anno, se la proposta di compensare il debito con i crediti fiscali viene rifiutata. Insomma, si tratta di cambiamenti che i singoli cittadini, se non sono addentro alle nuove normative, non conoscono per bene.
Per questo motivo, se ti trovi in questa situazione, rivolgiti ad un commercialista o ad un Caf quanto prima.