
La situazione in Puglia (www.roadtvitalia.it)
L’inquinamento atmosferico è una delle sfide più gravi che le città italiane devono affrontare, ecco quali sono.
Secondo il report annuale “Mal’Aria” di Legambiente, anche le città pugliesi sono colpite da un problema di inquinamento che supera i limiti raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Salute (Oms). In particolare, il report ha evidenziato che Andria si colloca al quinto posto tra le città più inquinate d’Italia per quanto riguarda le polveri sottili PM10. Questa situazione non solo mette in luce la gravità del problema, ma solleva anche interrogativi sulla qualità dell’aria che respirano i cittadini.
L’analisi di Legambiente ha rivelato che le città pugliesi, come Bari, Lecce e Taranto, rientrano nei limiti di legge attuali, ma i valori raccomandati dall’Oms sono molto più severi. Le particelle inquinanti, in particolare le PM10 e PM2.5, costituiscono un serio rischio per la salute pubblica, poiché possono causare gravi problemi respiratori e cardiovascolari. Le PM10 possono penetrare nel tratto respiratorio superiore, mentre le PM2.5, essendo più piccole, raggiungono i polmoni e il sistema circolatorio. Le fonti di inquinamento includono il traffico veicolare, le emissioni industriali e la combustione di biomasse.
Le città più inquinate d’Italia
La classifica di Legambiente mostra che Torino, Cremona e Milano occupano le prime tre posizioni per i livelli di PM10. Milano e Torino sono anche tra le peggiori città italiane per il biossido di azoto (NO2), seguite da Como, Palermo, Catania e Roma. La presenza di Andria nella top five nazionale è allarmante e indica che anche le città del Sud Italia necessitano di interventi urgenti per affrontare l’inquinamento atmosferico.
Ruggero Ronzulli, presidente di Legambiente Puglia, ha sottolineato che l’inquinamento atmosferico deve essere considerato non solo come un problema ambientale, ma anche come una questione di salute pubblica. In Italia, si registrano oltre 52.000 decessi all’anno attribuibili all’esposizione al PM2.5, un dato che rappresenta un quinto delle morti premature in Europa causate da fattori ambientali. Questo triste primato dovrebbe spingere le autorità locali e nazionali ad adottare misure decisive per migliorare la qualità dell’aria.

La recente proposta della Direttiva europea sulla qualità dell’aria rappresenta un passo importante verso un futuro più sostenibile. Le nuove Linee Guida sulla Qualità dell’Aria (AQGs) propongono valori di riferimento più severi, richiedendo un adeguamento significativo rispetto ai limiti attuali. Entro il 2030, i limiti di legge saranno ulteriormente ridotti, ponendo una sfida per tutte le amministrazioni locali.
La battaglia contro l’inquinamento atmosferico è una sfida collettiva che richiede l’impegno di tutti: istituzioni, cittadini e industrie. Solo attraverso un approccio integrato e consapevole sarà possibile affrontare efficacemente questa problematica e migliorare la qualità della vita nelle città italiane, a partire da quelle pugliesi.