venerdì, Aprile 26, 2024
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Presentato il romanzo “Siamo tutti figli unici” di Giacomo Casaula

E’ stato presentato, nella storia “Saletta Rossa” dell’editore Guida, a Napoli, il secondo romanzo di Giacomo Casaula: “Siamo tutti figli unici”.

di Bruno Marchionibus

Nel pomeriggio di mercoledì 27 aprile nello Spazio Guida in via Bisignano, storicamente noto come Saletta Rossa, si è tenuta la prima presentazione del secondo romanzo di Giacomo Casaula: “Siamo tutti figli unici”.

A dialogare con l’autore, nel corso dell’evento moderato dalla giornalista Anna Copertino, è stato il giornalista e scrittore Piero Antonio Toma, il quale ha firmato la postfazione del volume, mentre l’attrice Annamaria Ackermann ha letto alcuni brani del libro. Libro che si pregia, nella quarta di copertina, delle parole di penne del calibro di Maurizio de Giovanni e Lorenzo Marone.

“Siamo tutti figli unici” è un testo capace di toccare le corde più profonde della sensibilità del lettore, il quale nelle vicende dei personaggi non può far altro che riconoscere paure, speranze e stati d’animo che tutti prima o dopo si trovano a provare nel corso della propria esistenza. Protagonista del racconto è una famiglia romana della media borghesia, le cui vicende vengono analizzate dai punti di vista dei suoi cinque membri: il padre Riccardo, la madre Ambra, i figli Luca e Francesco e la nonna Viola, che in una maniera molto particolare riuscirà con la propria regia occulta a ricucire rapporti e stabilizzare situazioni che parevano completamente compromesse.

Tematica centrale della storia narrata è la solitudine e i timori da essa scatenati; una solitudine che, tuttavia, se affrontata nel modo giusto può far trovare in sé le risorse per andare avanti o, quando si comprende che è questa la strada migliore, tornare indietro sui propri passi.

“Siamo tutti figli unici”, che estremizza il concetto alla base della celebre “Mio fratello è figlio unico” di Rino Gaetano, di cui un verso apre il libro, mostra rispetto alla prima opera di Casaula, “Scie ad andamento lento”, un’evidente maturazione dell’autore, il quale conserva però il proprio caratteristico stile diretto e senza fronzoli, rendendo questo lavoro un volume che non può che essere letto tutto d’un fiato dall’inizio alla fine.

Redazione Desk
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