Dopo le indiscrezioni che si sono susseguite nelle ore precedenti in merito alla bozza di decreto Sblocca-Italia inerente alla questione di Bagnoli, la svolta autoritaria e antidemocratica presunta è stata confermata dalla firma del Presidente della Repubblica.
Confermata è la soluzione del commissario di governo ma nuova è il soggetto giuridico attuatore del Piano di bonifica e riqualificazione urbana dell’Area Bagnoli-Coroglio. Il soggetto attuatore provvederà a costituire una società per azioni che estrometterà il Comune di Napoli e la cittadinanza dalle operazioni ma lascerà ampi margini di movimento agli investitori privati. Il commissario governativo verrà convalidato in ultima istanza dal governatore della Campania, e avrà la responsabilità di coordinare gli interessi infrastrutturali statali con quelli privati. Il soggetto attuatore dovrà garantire lo svolgimento del piano stabilito dal decreto e provvederà a creare la piattaforma giuridica addetta alla concessione degli appalti.
Il soggetto attuatore rileverà le proprietà e gli immobili della fallita Società BagnoliFutura in una nuova S.p.A. che accoglierà gli investitori interessati a partecipare alla riqualificazione, e a conferire immobili e suoli edificabili limitrofi.
Ma chi sono i proprietari e gli investitori privati limitrofi, nel momento in cui le proprietà comunali sono state già rivelate con la fallita Bagnoli-Futura? Città della Scienza e la Camorra? L’imprenditoria renziana radicata già dal progetto BagnoliFutura?