Reggia di Caserta, restauro in diretta per gli abbonati

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Reggia di Caserta, due giorni gratis nel primo weekend di novembre

La scultura, raffigurante il piccolo Carlo Tito, era stata ritrovata nel corso della recente attività di riordino dei depositi della Reggia di Caserta

Sono aperte alla Reggia di Caserta le iscrizioni per prendere parte al cantiere di restauro dell’opera dell’artista napoletano Giuseppe Sanmartino. La scultura, raffigurante il piccolo Carlo Tito – principe ereditario figlio primogenito di Re Ferdinando IV di Borbone e di Maria Carolina d’Austria, morto ad appena quattro anni – era stata ritrovata nel corso della recente attività di riordino dei depositi della Reggia di Caserta.

Il 18 e il 19 dicembre (dalle 11 alle 13), nella Sala degli incontri d’arte degli Appartamenti Reali, si terrà così una delle attività riservate, previa prenotazione e per un numero ridotto di partecipanti, agli abbonati dell’Istituto museale: in particolare l’Area Cura e Gestione delle collezioni, Educazione e Ricerca, Servizio Laboratorio di Restauro, insieme all’equipe scientifica composta anche dagli esperti del Dipartimento di Scienze Chimiche e dal DISTAR dell’Università Federico II di Napoli e al consulente restauratore Franco Fazzio, illustrerà ai partecipanti il lavoro in esecuzione sulla scultura raffigurante il piccolo Carlo Tito.

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L’incontro avrà una durata di due ore, nel corso delle quali verranno presentati i primi risultati ottenuti attraverso le indagini, la metodologia scelta per intraprendere l’intervento di pulitura e gli studi sul bambino dormiente.

La scultura risale alla fine del diciottesimo secolo; nel 1775, alla nascita del primogenito maschio di Ferdinando IV di Borbone e di Maria Carolina d’Austria, la regina, per la grazia ricevuta, volle far realizzare un ritratto a grandezza naturale del neonato Principe ereditario, il Real Infante Carlo Tito; il piccolo principe poi morì prematuramente a causa del vaiolo. Data l’importanza della commissione, Maria Carolina volle che il ritratto fosse eseguito dal primo scultore del Regno, Giuseppe Sanmartino. L’intervento di restauro è realizzato grazia al supporto dell’associazione Amici della Reggia di Caserta.