sabato, Aprile 27, 2024
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PhaseApp, tecnologia e sicurezza a sostegno di Cupido

Amore guarda non con gli occhi ma con l’anima” diceva qualche tempo fa un certo William Shakespeare … Inizia da questa citazione il mio editoriale di oggi, partendo dal concetto ( forse negli ultimi tempi un po’ banalizzato ) che l’Amore, quello vero, è il sentimento per eccellenza. La società attuale però, sempre molto affaccendata, presa da mille impegni di lavoro o altro, non trova mai o quasi mai del tempo per dedicarsi alla ricerca del partner, dell’altra metà di se stessi, e i dati in merito parlano chiaro: secondo un recente studio Eurispes, infatti, nel 2040 in Italia il 39% delle famiglie sarà costituito da single. Un dato impressionante! Nasce poi un problema nel problema, a cui quasi nessuno pensa mai: i costi della vita per un single sono decisamente più elevati rispetto alle coppie ( queste infatti spendono in media, secondo proiezioni di MoneyFarm, circa 570€ in meno al mese rispetto ai single ). Per molti diventa quindi anche una “necessità” avere un partner, essere una coppia, purchè sia con la persona giusta. Ma come si fa a costruire una famiglia, trovare il partner giusto, se non si ha tempo da dedicare ad un’assidua ricerca e magari in ambienti adatti? Beh, il mondo cambia, e con esso anche i modi di relazionarsi, compreso l’amore. Ed ecco che crescono sempre di più le “internet couples”, le coppie nate in rete, e soprattutto tramite le ormai famigerate app di dating. Cresce spesso però anche diffidenza in queste nuove tecnologie, tanto care ma talvolta anche “trova bidoni” o, peggio ancora, potenzialmente pericolose ( si celano spesso malintenzionati dall’altra parte, pronti ad adescare vittime nuove ).

Nasce però, a sostegno dell’amore e al contempo delle moderne tecnologie, PhaseApp, un app di dating giovane ma capace di saper coordinare perfettamente sicurezza, mente e cuore. Proprio così, grazie ad una squadra di esperti in psicologia, sociologia e sessuologia, la ricerca dell’anima gemella riesce ad andare oltre le solite foto di profilo magari ammiccanti, oltre le apparenze, la ricerca deve basarsi su vere affinità, interiori quanto sessuali. Come? Semplice: fatta login sull’app, e scelto il profilo che si vuole conoscere, si viene sottoposti ad una serie di domande ( fatte ad entrambi ), dalle più generiche a quelle poi più dettagliate per matchare le possibili affinità. Per passare a domande successive bisogna aspettare la risposta della controparte, un’idea per creare un clima di attesa, e proseguendo solo se tutti e due lo desiderano. Finalmente un sistema sicuro e innovativo di dating devo dire! Ho avuto il piacere di conoscere Marco Ciarlante, responsabile marketing di PhaseApp, che ha rilasciato anche una breve intervista per i lettori di RoadTv Italia:

Quando nasce l’idea PhaseApp? E perchè?

L’idea è nata qualche anno fa quando per lavoro stavo analizzando il mercato del “dating” e la meccanica di interazione che praticamente tutte le App di dating propongono: il famoso “match” (se due utenti manifestano reciproco interesse, sono abilitati ad interagire in una chat).

Studiando il comportamento degli utenti erano emerse due anomalie e precisamente: Nonostante il “match” fosse interamente guidato dalle fotografie che ciascun utente dovrebbe pubblicare della propria persona per promuoversi, una percentuale molto alta di questi non era disposto a farlo, pubblicando fotografie generiche (paesaggi, animali, meme, particolari non riconoscibili, ecc.) dichiarando di non sentirsi “confident” nel dare le proprie fotografie in pasto ad una intera community per timore di essere visti da chi non desideravano o che le stesse potessero essere utilizzate per usi malevoli. Quando finalmente il “match” si concretizzava e poteva quindi iniziare l’interazione, oltre l’80% di queste chat non partivano o si esauriva nel giro di pochissimi messaggi. La motivazione dichiarata era legata alla timidezza (chi scrive per primo, cosa posso chiedere senza sembrare inopportuno o invadente, ho paura di essere “stalkerizzato”, gestire una chat è difficile, ecc.) Su questi bisogni nasce il progetto PhaseApp che, come risposta propone una forte tutela della privacy che prevede la registrazione mediante nickname senza fotografie e l’interazione senza match (solo corrispondenza dei requisiti di genere ed età indicati). Il percorso di conoscenza si snoda tra centinaia di domande proposte dall’App, divise in 4 fasi ad intimità crescente, domande studiate da psicologi e sessuologi per proporre una interazione senza stress. Durante questo percorso ciascun utente potrà decidere se e quando svelarsi mostrando le sue fotografie (o voce attraverso risposte vocali) all’altra persona o, se lo desidera, congelare la chat semplicemente non rispondendo ad una domanda (per proseguire con la chat è previsto che entrambi gli utenti rispondano alla domanda posta da PhaseApp, anche dichiarare esplicitamente di non voler rispondere ad una specifica domanda, è considerata una risposta).

Chi è Marco Ciarlante? Parlaci un po’ di te!

Un “ragazzo” prossimo ai 60 anni, che lavora in ambito marketing e comunicazione da oltre 35 anni. Negli ultimi 10 anni il lavoro si è molto spostato in ambito digitale e, nel mio specifico caso, sul settore delle start-up e delle Mobile App che ho avuto modo di approfondire fortemente durante una esperienza lavorativa di molti anni a Londra.

Ho consapevolezza di dovermi “confrontare” in un mercato presidiato da ragazzi molto giovani, ma è proprio questo aspetto che mi appassiona: amo lavorare con loro, interagire in un continuo scambio di esperienza ed entusiasmo che ritengo sia la miscela ottimale per realizzare qualche sogno.

Per quale ragione sempre meno persone rinunciano all’amore per mancanza di tempo da dedicare alla ricerca?

Non credo alla rinuncia, concordo invece sulla mancanza di tempo e quindi sulla necessità di trovare, o almeno cercare, strade alternative per poter verificare i livelli di affinità e compatibilità su cui poter costruire un rapporto.

Che cos’è per te l’amore?

L’amore e la passione, che io sento fortemente connessi, sono a mio avviso le leve più belle, coinvolgenti ed efficaci per affrontare ogni percorso, che si tratti di una relazione, un progetto, una sfida e, in certi casi, anche di una resa condivisa.

Che riscontro state avendo da parte degli utenti?

Molto buoni e in certi casi anche sorprendenti, molti di loro ci hanno detto di aver testato l’App prima con un amico/a per poterne verificare l’esperienza e che questa cosa li ha divertiti ed intrigati, scoprendo aspetti dell’altra persona fino a quel momento sconosciuti perché si sono trovati di fronte domande ed argomenti che non avevano mai pensato di affrontare insieme, tanto da chiederci una implementazione per poter utilizzare l’App anche conoscenti o addirittura con il proprio partner (ove sia presente). Questa modalità che abbiamo chiamato “Gioca con me” è stata appena introdotta e prevede anche la possibilità di invitare una persona (amico virtuale, intimo o partner) per scoprire che tipo di coppia sono o potrebbero essere.

Obiettivi futuri di PhaseApp e del vostro staff?

Cercare di creare una community italiana che rappresenti un modello di successo e che ci consenta di affinare e migliorare l’App per poter poi aprire a nuovi mercati.

Grazie Marco, grazie per aver dato vita ad un sistema sicuro e innovativo per trovare il vero Amore. Ad maiora.

Fabio Iuorio
Fabio Iuorio
Osservatore del sociale a 360°, amo scrivere e guardare Oltre Ho amato il ruolo di giornalista e speaker radiofonico fin da bambino, mi piace poter approfondire temi a sfondo sociale spesso ignorati dalla società moderna. Che dire, come si evince dal titolo della mia trasmissione ( Imagine - Il Mondo Che Vorrei ) … sono un eterno sognatore di un mondo come quello descritto da John Lennon in Imagine, un mondo dove non esistono discriminazioni e guerre, nulla per cui uccidere o morire.
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