
Pensioni, chi viene risparmiato dai tagli di giugno - Roadtvitalia.it
Cosa accadrà alle pensioni di giugno? I tagli previsti per il prossimo mesi “salvano” tutti questi pensionati: come controllare subito.
A partire da giugno 2025, il panorama pensionistico italiano subirà un’importante modifica che interesserà alcuni pensionati.
L’INPS ha comunicato che, per un periodo massimo di quattro mesi, alcuni pensionati vedranno una riduzione temporanea dell’importo della loro pensione mensile, con un abbattimento di circa 50 euro al mese. Sebbene questa misura possa sembrare un vero e proprio taglio, in realtà si tratta di un recupero di somme versate in eccesso negli anni passati.
Chi viene escluso dai tagli delle pensioni di giugno
La riduzione degli assegni è stata motivata dall’INPS come necessaria per correggere un errore legato all’indennità “una tantum” concessa nel 2022. Durante quell’anno, in un contesto economico difficile e sotto il governo Draghi, il governo decise di erogare bonus straordinari di 200 e 150 euro a diversi pensionati, con l’obiettivo di sostenere le fasce più deboli della popolazione. Tuttavia, non tutti i beneficiari hanno ricevuto l’importo corretto, e l’INPS ha avviato un processo di verifica per identificare le discrepanze tra quanto percepito e quanto effettivamente spettava in base alle detrazioni fiscali applicate. La decisione di recuperare queste somme è stata presa dopo un’attenta analisi delle dichiarazioni dei redditi del 2021, che hanno servito da base per l’assegnazione delle indennità straordinarie. Gli errori, purtroppo, si sono verificati, e ora l’INPS è chiamato a rimediare a queste situazioni.
Non tutti i pensionati saranno soggetti a questa riduzione. Sono principalmente coinvolti i titolari di pensioni con redditi annui pari o inferiori a 35.000 euro che hanno ricevuto l’indennità di 200 euro. Inoltre, anche coloro che guadagnano fino a 20.000 euro e hanno percepito l’indennità da 150 euro potrebbero essere interessati. È importante notare che la misura interessa solo quei pensionati per i quali, a seguito delle verifiche effettuate dall’INPS, è emersa una differenza tra l’importo effettivamente ricevuto e quello che avrebbero dovuto ricevere. Questa selettività nella scelta dei beneficiari della riduzione è fondamentale per limitare l’impatto economico su chi effettivamente ha ricevuto una somma errata. Chi non ha ricevuto indennità superiori a quelle spettanti non subirà alcuna trattenuta.
Le trattenute inizieranno a partire dal mese di giugno 2025 e si protrarranno per un massimo di quattro mesi, fino a settembre dello stesso anno. L’ammontare della trattenuta sarà di circa 50 euro al mese, con un totale massimo di circa 200 euro nel periodo di recupero. È importante sottolineare che l’importo delle trattenute potrà variare in base alla somma da recuperare, in modo da riflettere le specifiche situazioni di ciascun pensionato. L’INPS ha programmato questa operazione in modo da diluire l’impatto economico nel tempo, evitando un’unica trattenuta più consistente che potrebbe risultare particolarmente gravosa per i pensionati coinvolti. La scelta di una rateizzazione su quattro mesi rappresenta un tentativo di ridurre al minimo il disagio economico.

Per i pensionati che potrebbero essere interessati da questa misura, l’INPS ha previsto una comunicazione diretta. Coloro che subiranno una trattenuta riceveranno una notifica in cui saranno specificati i dettagli riguardanti l’importo da restituire, la durata della trattenuta e le motivazioni del recupero. Questa comunicazione è stata concepita per fornire chiarezza ai pensionati, permettendo loro di comprendere l’origine della riduzione e di verificare la correttezza della somma indicata. Chi non riceverà alcuna comunicazione non dovrà preoccuparsi: ciò significa che non è soggetto a questa misura di recupero, che è limitata a situazioni specifiche legate ai redditi e alle detrazioni dell’anno 2022. In caso di impossibilità a effettuare la trattenuta, l’INPS invierà un avviso di pagamento tramite il sistema PagoPA, consentendo così ai pensionati di gestire il recupero in modo trasparente.
Il provvedimento dell’INPS, sebbene temporaneo, non mancherà di generare preoccupazioni tra i pensionati, in particolare tra coloro che già vivono con un budget ristretto. La pensione rappresenta spesso l’unica fonte di reddito per molti anziani, e una riduzione, anche se temporanea, può incidere sul loro tenore di vita. È fondamentale che i pensionati siano informati e preparati a gestire questo cambiamento, facendo attenzione alle comunicazioni dell’INPS e, se necessario, richiedendo chiarimenti. In un contesto di crescente incertezza economica, questi aggiustamenti alle pensioni non fanno che amplificare le ansie e le preoccupazioni di una fascia della popolazione già vulnerabile. Il dibattito sulle pensioni e le misure di sostegno ai pensionati rimane quindi più che mai attuale e necessario.