“Paolo Conte, via con me” di Giorgio Verdelli in anteprima a Venezia 2020

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Sono diciotto i titoli, tra film, documentari e cortometraggi, presenti al Lido nelle diverse sezioni della 77. Mostra Internazionale del Cinema di Venezia coprodotti da Rai Cinema; quattro di questi sono distribuiti in Italia da 01 Distribution.

“L’edizione della Mostra di quest’anno, voluta fortemente dal direttore Barbera e da tutte le istituzioni che la sostengono, è la risposta più incisiva che in questo momento l’industria cinematografica italiana può dare all’Italia e al mondo per rappresentare la vitalità e la forza del nostro cinema – dice Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema -. Un appuntamento necessario per dare il via a un’effettiva ripartenza, e rimettere in moto tutta la macchina del cinema che, come e forse più di altri settori, vive ancora momenti di sofferenza. La selezione di grande qualità dei film coprodotti da Rai Cinema presente quest’anno suggerisce al pubblico il desiderio di tornare in sala.

Autori affermati, altri più sperimentali, opere prime, documentari: l’impegno è ricostruire quel tessuto di fiducia nei confronti del nostro cinema che possa ristabilire una continuità con i risultati positivi delle ultime stagioni. Nel Concorso ufficiale della Mostra, presentiamo tre opere di grande forza visiva, molto diverse tra loro per stile e registro narrativo, due delle quali dirette da registe donne. “Notturno” segna il ritorno di un grande autore, a noi particolarmente caro e vicino come Gianfranco Rosi che, anche questa volta, sceglie di raccontare con grande potenza narrativa e visiva le storie nascoste scovate nella quotidianità di chi vive tra la Siria, l’Iraq, il Kurdistan e il Libano. Il suo inconfondibile sguardo, che lo riporta in Concorso a Venezia dopo un Leone d’Oro e un Orso d’Oro, ci rivela un’umanità che supera i conflitti e i confini geografici e temporali.

Gli altri due titoli in competizione sono “Miss Marx” di Susanna Nicchiarelli e “Le sorelle Macaluso” di Emma Dante. La prima, una regista di grande talento che accompagniamo fin dall’inizio nel suo percorso artistico, ora è pronta a rivelare la sua piena maturità per concorrere nella selezione principale con una storia appassionante vissuta tra contraddizioni sentimentali e lotta per l’emancipazione femminile. Mentre Emma Dante, che torna nel Concorso dove aveva esordito con la sua prima regia cinematografica vincendo una Coppa Volpi, con “Le sorelle Macaluso” esplora i legami familiari di cinque donne di diverse generazioni.

Con particolare piacere – conclude Paolo Del Brocco – sottolineiamo inoltre l’importanza che l’apertura della Mostra sia affidata dopo ben undici anni a un film italiano: “Lacci” di Daniele Luchetti, una storia di sentimenti e relazioni, interpretata da un cast straordinario”.

“Ben tre film documentari nella Selezione ufficiale per una generazione di registi che rivela un bisogno di testimoniare la contemporaneità insieme alla necessità di indagare il passato – aggiunge Nicola Claudio, presidente di Rai Cinema -. Il lavoro di Giorgio Verdelli “Paolo Conte – Via con me”, ci mostra un affascinante ritratto ricco di materiali inediti di uno dei cantautori italiani più apprezzati e amati dal pubblico; “Guerra e pace” di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti, in una riflessione per immagini sulla lunga relazione tra cinema e guerra, dalle sequenze filmate dai pionieri del cinema nel 1911, in occasione dell’invasione italiana in Libia, fino ai giorni nostri con le riprese girate con gli smartphone. “Molecole”, di Andrea Segre, girato a Venezia, una testimonianza dello svuotamento e della sospensione delle nostre vite causate dal Covid-19 nei mesi passati, riflette sul rapporto tra la città e le acque attraverso i ricordi personali e familiari e gli incontri con i cittadini veneziani.

E infine nella Settimana della Critica “The Rossellinis”, girato da Alessandro Rossellini, primo nipote del grande Maestro, che a 55 anni sotto il peso quasi insostenibile del cognome che porta affronta con ironia la saga della sua famiglia obbligando i parenti a una sorta di terapia familiare davanti alla macchina da presa”.

Ancora due titoli nel Concorso di Orizzonti: “I predatori”, esordio alla regia di Pietro Castellitto, che dimostra, già al suo primo lavoro, di possedere un linguaggio cinematografico molto personale. E “Nowhere Special”, il ritorno di un autore come Uberto Pasolini, che a Venezia aveva vinto il premio per la regia proprio in Orizzonti con il precedente “Still Life”.

Molti ancora film, documentari e corti presenti alle Giornate degli Autori e alla Settimana Internazionale della Critica. Tra gli altri, l’ambiziosa opera prima di Carlo Hintermann “The Book of Vision”, il film di Giorgia Farina “Guida romantica a posti perduti” con un cast d’eccezione che vede Clive Owen accanto a Jasmine Trinca, e il cortometraggio di Giorgio Diritti “Zombie” sul tema dell’alienazione parentale.