sabato, Aprile 20, 2024
HomePoliticaOmotransfobia, cosa prevede il tanto discusso Ddl Zan

Omotransfobia, cosa prevede il tanto discusso Ddl Zan

La Camera il 4 novembre ha approvato in prima lettura a scrutino segreto la proposta di legge che ha adottato il nome del relatore, il Dem Alessandro Zan

La legge Zan contro l’omofobia ha l’obiettivo di proteggere persone omosessuali, donne e disabili dai cosiddetti reati d’odio, cioè l’istigazione a commettere atti violenti o discriminatori nei loro confronti. La Camera il 4 novembre scorso ha infatti approvato in prima lettura a scrutino segreto, con 265 si e 193 no, la proposta di legge che ha adottato il nome del relatore, il Dem Alessandro Zan, e che prende spunto da diverse proposte di legge di iniziativa di deputati di Leu, Pd, M5s ed anche Fi. La legge è ora al Senato.

Si tratta di un provvedimento trasversale che solo dopo diversi anni è riuscito ad approdare in Parlamento. La prima proposta di legge a riguardo risale addirittura al 2013 mentre il testo Zan ha cominciato il suo iter in commissione Giustizia della Camera solo nell’autunno del 2019. E il ddl lo scorso anno la decisa opposizione di Lega e Fratelli d’Italia. (Censura al concerto del Primo maggio, il caso Fedez-Rai finisce sulla Bbc)

Proprio la presenza di un testo della “azzurra” Giusi Bartolozzi ha reso inizialmente possibile in Commissione Giustizia il sostegno di Fi, che alla fine ha scelto di allinearsi a Lega e Fdi. Solo cinque “liberal” di Fi hanno votato a favore (Bartolozzi, Polverini, Prestigiacomo, Vito e Perego). Il centrodestra ha sostenuto che si tratta di una legge che introduce un reato di opinione, tanto è vero che in Aula, lo scorso novembre, i deputati di Fdi hanno inscenato una protesta indossando un bavaglio mentre la Lega ha scandito “libertà, libertà“.

Ecco in pillole le novità che cosa introdurrebbe:

– CARCERE: reclusione fino 18 mesi o multa fino a 6.000 euro per chi istiga a commettere o commette atti di discriminazione fondati “sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere o sulla disabilità“; carcere da 6 mesi a 4 anni per chi istiga a commettere o commette violenza per gli stessi motivi; reclusione da 6 mesi a 4 anni per chi partecipa o aiuta organizzazioni aventi tra i propri scopi l’incitamento alla discriminazione o alla violenza per gli stessi motivi.

– CLAUSOLA SALVA IDEE: “sono fatte salve la libera espressione di convincimenti od opinioni nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee o alla libertà delle scelte, purcheé non idonee a determinare il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti“.

– GIORNATA NAZIONALE: il 17 maggio è la giornata nazionale contro l’omofobia dedicata alla promozione della cultura del rispetto e dell’inclusione nonché al contrasto dei pregiudizi, delle discriminazioni. Le scuole di ogni ordine e grado dovranno inserire nella propria offerta formativa programmi di sensibilizzazione a questo tipo di discriminazioni.

– CENTRI ANTI-VIOLENZA: 4 milioni l’anno per dei centri contro le discriminazioni motivate da orientamento sessuale e identità di genere, per prestare assistenza legale, sanitaria, psicologica, ed anche alloggio e vitto alle vittime dei reati di odio e discriminazione.

Gabriella Monaco
Gabriella Monaco
Laureata in 'Lettere Moderne', appassionata di Scrittura e Arte in ogni loro forma. Con il cuore diviso per il 33% a Napoli, il 33% in Sicilia, il 33% in Francia... L'altro 1% prima o poi dovrò decidermi a cercarlo...
RELATED ARTICLES

ARTICOLI RECENTI