La rassegna “Europa – Cinema al femminile”, porta con sé l’idea e la nascita di uno scambio, una migrazione, una connessione tra i popoli e le culture
Al via dal 3 novembre, fino al 15 dicembre, a Napoli “Europa – Cinema al femminile”, la rassegna che riunisce le opere di registe di diversi Paesi d’Europa. La seconda edizione del Festival, realizzata con il contributo di Regione Campania e Fondazione Film Commission, si terrà all’Institut français di Napoli Le Grenoble con sette eventi, uno a settimana.
“Lo scopo della rassegna – ha spiegato l’ideatrice Antonella Di Nocera – è celebrare l’interscambio culturale, le idee e la creatività delle donne europee per le quali diventare regista è un percorso più difficile dei loro colleghi. E gli esiti di questi percorsi sono ormai straordinari, come testimoniano i premi assegnati nei maggiori festival a film di registe donne. Verranno proiettati titoli importanti che non arrivano nei circuiti canonici della distribuzione e le registe saranno in sala per dialoghi con il pubblico, incontri con gli studenti di scuole e atenei, tavole rotonde con personalità di spicco del cinema”.
La rassegna “Europa – Cinema al femminile”, porta con sé l’idea e la nascita di uno scambio, una migrazione, una connessione tra i popoli e le culture: temi sentiti dopo la chiusura, individuale e sociale, dovuta alla pandemia e i recenti scenari di guerra che coinvolgono il nostro continente.
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“La II edizione – ha detto la direttrice Elisa Flaminia Inno – sostiene inoltre le donne iraniane nella battaglia per la conquista dei diritti, con un omaggio al taglio di capelli diventato simbolo della rivoluzione e che è rappresentato nella locandina della rassegna”.
Ad aprire la kermesse giovedì 3 novembre la serata di inaugurazione con il concerto di pianoforte di Paola Volpe “Vita e Amor di donna” e la proiezione di “Slalom” di Charlene Favier, selezionato alla 73esima edizione del Festival di Cannes: il film affronta il tema degli abusi nel mondo dello sport. Il 10 novembre sarà la volta di “Letni Ribeli – Ribelli d’estate” di Martina Saková che racconta l’estate di un ragazzino di 11 anni in cui si mischia ribellione, amicizia, catastrofe e redenzione.
“Nico” di Eline Gehring sarà proiettato il 17 novembre: la protagonista vittima di un attacco razzista inizia ad allenarsi con un campione del mondo di karate. Il 24 novembre sarà la volta di “Women do cry” di Vesela Kazakova e Mina Mileva: ambientato a Sofia sullo sfondo della Convenzione di Istanbul, protagonista una famiglia composta, a parte il padre padrone, da sole donne che dovranno rifarsi ad una reciproca solidarietà per capire chi sono.
Il primo dicembre sarà il momento del cinema spagnolo con il film “Pa’tras ni para tomar impulso” di Lupe Perez Garcia: una complicata vita sentimentale e il bagaglio di familiari e amici lasciati alle spalle non renderanno facile a Carmen, arrivata a Buenos Aires, di realizzare il suo sogno di trasmettere l’arte del flamenco.
La penultima proiezione sarà “Si le vent tombe” di Nora Martirosyan film in cui il protagonista, l’ingegnere Alain, dovrà decidere se riaprire l’aeroporto nel Nagorno Karabakh: scoprendo questa terra isolata, rischierà tutto per permettere l’apertura del Paese. L’Italia sarà protagonista nell’ultima serata, il 15 dicembre, con il film di Roberta Torre “Le favolose” su Antonia, trans a cui è stata negata l’identità anche nella morte, presentato nell’ultima edizione del festival di Venezia. Tutti i film saranno preceduti e seguiti da un confronto con le registe e autrici.