Napoli-Lazio, 4-3-3 o 4-3-1-2? E’ ballottaggio

Domenica al San Paolo arriva la Lazio di Pioli e in casa Napoli i dubbi riguardano solo il modulo, 4-3-3 o 4-3-1-2? Sarri farà dietro front in Napoli-Lazio e riproporrà lo schema tattico da lui preferito, oppure riproporrà il modulo visto in campo giovedì contro il Brugge? Certo numeri alla mano, dopo il 5-0 in Europa League, prima vittoria stagionale azzurra, spingerebbe chiunque a giocare con il 4-3-3.

Un modulo che calza alla perfezione per Mertens e Callejon, che non a caso in coppa hanno entrambi realizzato una doppietta. Il 4-3-3 però non esalta la potenza di fuoco di Higuain, uno che può fare la differenza da solo in una squadra e al Napoli lo ha dimostrato più volte. Sarri, come chiunque, punta molto sul bomber argentino, e sacrificarlo in un 4-3-3 probabilmente è un’idea con non lo convince molto. Il 4-3-3 escluderebbe poi l’impiego anche di Insigne, che sta facendo benissimo da trequartista, e di Gabbiadini, altro giocare importante per il Napoli, uno da venti goal a stagione, il quale preferisce giocare come punta piuttosto che largo nel tridente.

Napoli-Lazio, si torna al 4-3-1-2

I tifosi ovviamente vogliono vedere la squadra vincere e vorranno con molta probabilità rivedere il Napoli con il 4-3-3, ma Sarri probabilmente non è della stessa opinione. Lui vuole che sia Higuain il primo riferimento lì avanti per gli azzurri, inoltre non avendo giocato giovedì Insigne e Gabbiadini sono favoriti per una maglia da titolare contro la Lazio, e con loro in campo il modulo giusto è il 4-3-1-2. Quasi sicuramente sarà questo modulo che sceglierà Sarri, che ovviamente, come già dimostrato, non avrà timore di cambiare in corso d’opera, passando al 4-3-3 o anche al 4-2-3-1. Dopotutto, moduli a parte, l’importante che la squadra capisca cosa vuole Sarri e che al termine dei 90 minuti si esca dal campo con i tre punti in tasca.

This post was published on Set 19, 2015 10:45

Francesco Healy

Ho sempre odiato, sin dalla nascita, le bugie e le ingiustizie, dunque da grande avevo solo due strade da poter percorrere, quella del detective o del giornalista, ho scelto la seconda e il potere della penna, da sempre affascinato da tale professione.

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