di Redazione
Napoli – Lavitola è colpevole di tentata estorsione aggravata ai danni di Silvio Berlusconi. Lo ha decretato la sesta sezione della Corte d’Appello di Napoli, che ha condannato in secondo grado l’ex direttore de “L’avanti” ad 1 anno e 4 mesi di reclusione. La condanna arriva ridotta di ben 1 anno e 4 mesi rispetto a quella decretata in primo grado – pari a due anni e otto mesi – e dopo la richiesta negata al procuratore generale Domenico Parisi di uno sconto di pena di soli 4 mesi.
La corte d’appello, che aveva già respinto il ricorso dell’avvocato Balice, difensore di Lavitola, di trasferire il procedimento a Monza, ha ritenuto veritiera l’accusa formulata da Vincenzo Piscitelli e Henry John Woodcock, che, coordinati dal procuratore aggiunto Francesco Greco, hanno mostrato come – durante la sua latitanza oltreoceano – Lavitola abbia tentato di estorcere forti somme di denaro all’ex premier Berlusconi, minacciandolo di rilevare particolari scottanti della vicenda escort.
6 novembre 2013