Teatro Mercadante, Stanislao Lanzotti accusa la madre Caterina Miraglia di clientelismo

Il consigliere comunale Stanislao Lanzotti accusa la madre Caterina Miraglia, assessore regionale alla Cultura, di clientelismo. Tutto avviene su Facebook

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Mercadante e il concorso truccato

La vicenda delle assunzioni truccate al Teatro Mercadante si arricchisce di un nuovo capitolo: oggi anche il consigliere comunale Stanislao Lanzotti accusa la madre Caterina Miraglia, di clientelismo e falso in concorso pubblico. E lo fa su Facebook, durante una conversazione con il giornalista Alessio Gemma, redattore di Repubblica. Come uno psicoterapeuta che cerca di sciogliere le resistenze del paziente, Gemma è riuscito a sfilare, durante una conversazione, con incredibile abilità, il mantello “loto” e machiavellico del “Sistema Miraglia” dalle membra nervose di un figlio irritato dalle gaffe della madre, Caterina Miraglia, la quale avrebbe deciso sin dall’inizio, stando alle accuse del figlio, gli esiti per il Concorso al Teatro Stabile napoletano Mercadante.

Lanzotti accusa la madre Caterina Miraglia e confessa il legame clientelare che lega Fusco, Riccio, e Baio all’assessore

Stanislao Lanzotti, consigliere al Comune di Napoli e rampollo della Miraglia, ha giudicato addirittura “esilarante” quanto accaduto Mercadante: perché tutti sapevano, e hanno taciuto, che Luca De Fusco ricopriva il ruolo di direttore artistico in due istituti di cultura partecipate dalla Regione e, dunque, legati all’Assessorato regionale alla Cultura Caterina Miraglia. Luca De Fusco è infatti direttore del Napoli Teatro Festival e del Teatro Mercadante. Caterina Miraglia siede come socio fondatore all’interno del Cda del Teatro Mercadante e quello della fondazione responsabile dell’organizzazione del Napoli Teatro Festival (Campania dei Festival).

Al Napoli Teatro Festival Luca De Fusco ha come suo primo collaboratore Raffaele Riccio, il quale ricopre tra gli altri incarichi quello di assistente di cattedra all’ateneo salernitano della Miraglia, portavoce dell’assessorato regionale alla Cultura, responsabile dell’ufficio di coordinamento dei cerimoniali del Napoli Teatro Festival. Stanislao Lanzotti sbugiarda la madre dichiarando su Facebook che “Raffaele Riccio non è il portavoce di mia madre, lavora al “Napoli Teatro Festival” così come la fidanzata conosciuta lì, che proviene da una gestione precedente a quella Miraglia”.

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Riccio ricopre 4 incarichi, tra il Mercadante, il Napoli Teatro Festival, l’Università di Salerno, la Regione

A chi chiede conferma a Raffaele Riccio sui suoi incarichi regionali al Napoli Teatro Festival e al Teatro Mercadante, il “giovane e intelligente giornalista” mancato, risponde di limitarsi a dare “una mano alla professoressaCaterina Miraglia, ordinario al Dipartimento di Scienze Giuridiche, a Fisciano. Oltre a fare il portaborse della prof., Raffaele Riccio, come ha dichiarato la Miraglia era persino il ragazzo tutto fare in Regione: “Riccio mi ha dato una mano in Regione senza contratto” dichiara a Repubblica l’assessore Miraglia.

Le dichiarazioni contraddittorie che inchiodano Caterina Miraglia

Il giorno dopo l’assessore ritratta dicendo che Raffaele Riccio “È un ragazzo che conosco per il mio lavoro di professore universitario”, che ha cercato di riciclarsi, dopo il suo insuccesso come giornalista, negli uffici della Regione Campania. “Visti i tagli operati dalla giunta” Caldoro, rincalza la Miraglia, ha dovuto destinare Riccio al Napoli Teatro Festival, diretto da Luca De Fusco, dove a partire dal 2013 è nominato responsabile dell’ufficio di coordinamento. Alle edizioni dello stesso ufficio lavora la fidanzata di Raffaele Riccio, Maria Rita Baio, la quale a sua volta compare come una dei 15 neoassunti al Teatro Mercadante.

Secondo Repubblica sono 9 su 15 i clienti dell’assessore Caterina Miraglia. Fatto sta che a chi ha dichiarato che il concorso al Mercadante era fasullo, il figlio della Miraglia, Stanislao Lanzotti, risponde su Facebook che: “Vien da sé che i profili cercati al Mercadante fossero quelli graditi alla direzione e pertanto molti siano stati selezionati da un mondo a lei contigua“.  Tra Lanzotta e la Miraglia non si comprende chi abbia raggiunto la miglior patente di reo-confesso.

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Il concorso pubblico al Mercadante aveva 11 suoi vincitori già prima del suo svolgimento

Gli oltre 1400 partecipanti al Concorso pubblico per le 15 assunzioni al Mercadante sono stati messi da parte a priori, in seguito alla logica immanente secondo cui lavora e ricopre anche 4 incarichi contemporaneamente, solo chi è cliente di un potente. Assurdo come Raffaele Riccio sia stato preferito a Paolo Animato, il quale oltre ad esplodere di esperienza ed essere uno dei ricorsisti per il concorso truccato è, persino, capo ufficio stampa del teatro Trianon da 5 mesi senza stipendio.
Con tono smargiasso e burocratico Lanzotti ha dichiarato che la sfortuna di Animato dipende dal fatto che: “il Trianon fu sfilato alla Miraglia per questioni politiche e affidato a Rispoli”, ex presidente del consiglio provinciale. Il Trianon “oggi è fallito”. Rosanna Miraglia, sorella di Caterina e zia di Stanislao ha poi lavorato senza contratto nel 2011 all’interno del “carrozzone politico” del Forum delle Culture. Oggi Rossella Miraglia confessa in solidarietà con il nipote che “da quando mia sorella è diventata assessore ho avuto solo rotture…”.
In conclusione tra Comune di Napoli e Regione Campania la famiglia Lanzotti Miraglia ha le mani in pasta in un ricco ramo dell’industria culturale napoletana e campana, ricambia favori e voti con incarichi pubblici, inficia l’autorevolezza e il buon nome dell’Italia e gode dell’impunità pur dichiarando il regime clientelare e la manomissione di un concorso pubblico. Cosa ci aspetta dopo tutto questo?