Come di consueto, anche quest’anno è uscita la classifica de Il Sole 24 Ore sulla vivibilità delle città italiane. E, come di consueto, anche quest’anno Napoli non ci fa una bella figura, guadagnandosi addirittura la maglia nera, ultima tra i 107 capoluoghi italiani analizzati – con relative provincie – la città in cui nessuno dovrebbe mai voler andare a vivere.
Insomma, sono lontani i tempi di Leopardi, Stendhal, Twain, Goethe e tanti altri intellettuali e scrittori che scelsero Napoli come patria d’elezione o quantomeno vi trascorsero un tempo sufficiente ad eleggerla a capitale del Sud, meta prediletta del Gran Tour paragonabile per cultura e bellezza soltanto alla intramontabile Parigi.
Oggi, nonostante gli sforzi che la città sta facendo per emergere dal baratro in cui gli ultimi 200 anni di storia (a occhio e croce) l’hanno relegata, per ripulire le viscere della sua terra inquinata per decenni dagli sversamenti abusivi perpetrati da mani criminali (del nord e del sud), nonostante l’impegno su larga scala (eventi internazionali, infrastrutture, trasporti) per riportarla agli splendori di una volta, e renderla nuovamente degna di essere considerata una città europea, il Sole 24 ore boccia Napoli con un miserrimo ultimo posto, calcolato su 6 parametri “oggettivi”: tenore di vita; affari e lavoro; servizi, ambiente e salute; popolazione;ordine pubblico; tempo libero.
Ma cosa hanno di oggettivo questi parametri per stabilire la qualità della vita? E se invece i parametri fossero il clima, la percezione di benessere, il tasso di suicidi (che, ricordiamolo, in Campania resta, al 2012, il più basso d’Italia, solo il 2% di suicidi sulla popolazione totale rispetto all’11% della regione maglia nera, la Val d’Aosta, che pure con il suo capoluogo vanta un 9° posto nella classifica sulla vivibilità)?
Senza la presunzione di voler creare una “contro-classifica” ufficiale, abbiamo chiesto ai napoletani che cosa ne pensano, come vivono nella loro città, e se la cambierebbero con Trento (quest’anno prima in classifica per qualità della vita). Ecco cosa ci hanno risposto.