di Redazione
Napoli – Ha fatto scalpore, qualche giorno fa, l’idea “bomba” lanciata dal sindaco de Magistris, in occasione della visita al carcere di Poggioreale con il Presidente Napolitano. De Magistris si è dichiarato preoccupato dalla situazione dei penitenziari italiani e, in particolare, dal sovraffollamento di Poggioreale: “amnistia e indulto servono a tamponare” ha affermato il sindaco “non risolvono in modo strutturale il problema del sovraffollamento delle carceri”.
Insomma, l’intervento dovrebbe essere mirato alla costruzione di nuove strutture in grado di accogliere i detenuti, attraverso “un grande investimento del Paese”. E’ stato a questo punto che de Magistris, auspicando “una discussione da cui tenere fuori i reati di corruzione, tributari ed i colletti bianchi” ha proposto di realizzare una di queste nuove strutture proprio sul territorio napoletano, nell’area nord, sfruttando lo spazio di un’ex caserma sita a Miano, di proprietà del Ministero della difesa. “Con il federalismo demaniale e il conseguente trasferimento di beni demaniali ai Comuni si può affrontare in modo strutturale il tema del sovraffollamento”, ha aggiunto il sindaco.
Dure le reazioni degli abitanti dell’area nord di Napoli: Miano, infatti, confina con il quartiere Scampia, presidio costante delle forze dell’ordine in attesa di una riqualificazione reale, e con il penitenziario di Secondigliano. Forse, l’idea di costruire un nuovo carcere proprio in questo territorio non è una soluzione positiva per la cittadinanza.
Il presidente dell’VIII municipalità Agelo Pisani ha immediatamente sferrato l’attacco all’amministrazione comunale: “il sindaco del lungomare sta superando ogni limite – ha dichiarato – sta prevaricando tutto e tutti senza il minimo confronto democratico con i cittadini e tanto meno con le municipalità interessate alle sue disastrose intenzioni. Sta pensando di realizzare un altro carcere a Miano, distante 300 metri da quello già esistente a Secondigliano, in una delle caserme militari in via di dismissione. Proprio quelle caserme che da decenni, in tanti, in particolare il maestro Gianni Maddaloni, abbiamo indicato come possibili luoghi dove realizzare la tanto desiderata cittadella dello sport“.
3 ottobre 2013
This post was published on Ott 3, 2013 9:32
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