L’avvocato del Napoli, Mattia Grassani, è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni: “Non c’è nessuna sentenza nella causa Higuain – De Laurentiis, è una notizia priva di fondamento. La decisione ci sarà a fine luglio o ad inizio agosto”.
Riepiloghiamo brevemente la vicenda: dopo la partenza del Pipita da Napoli, è sorta una lite tra Aurelio De Laurentiis e Gonzalo Higuain, il quale sostiene di dover percepire ancora alcuni emolumenti tra bonus e contributo di solidarietà, per un totale di 2,5 milioni di euro. “Trattasi di presunta notizia“, afferma l’avvocato del Napoli, “in quanto non c’è nulla di vero nella circostanza che la controversia sarebbe stata definita con il deposito del lodo arbitrale, in quanto ad oggi nessun lodo è stato depositato o notificato, anzi la decisione non dovrebbe intervenire prima della prossima settimana o addirittura quella successiva“.
Da smentire quindi anche la “fantasiosa” motivazione della presunta sentenza, vale a dire la mancata presentazione di alcuni documenti da parte dell’avvocato di Higuain: “È consequenziale, mancando il lodo la notizia che affronti argomentazioni tecniche e parti della presunta motivazione è una ‘non notizia’, che non merita commento. Tutte queste che si sono sentite e lette in rete sono notizie prive di ogni fondamento“.
“In merito alla questione”, continua il difensore, “parlo da parte in causa ma la mia sensazione è che la posizione della società azzurra sia corretta. Francamente pensare che un calciatore che è stato alle dipendenze di un club per 3 anni, percependo uno stipendo netto di 5.750.000 di euro netti all’anno si possa essere dimenticato per strada 2.5 milioni (tra emolumenti, premi e contributo di solidarietà ndr) mi sembra prima che giuridicamente ancor più logicamente impossibile: Higuain non se ne sarebbe mai andato senza aver prima riscosso queste somme”.
“A noi non risulta che il Napoli possa aver tralasciato di aver corrisposto quanto dovuto a Gonzalo Higuain, dato che riceve visite trimestrali dalla Covisoc, il club sarebbe stato sicuramente deferito o penalizzato. Squalifica? Per noi si tratta di una lite temeraria, quindi il giocatore dovrebbe essere condannato al pagamento delle spese processuali maggiorate, ma dato che si tratta di un procedimento civile, resteremo in tale ambito, non è prevista alcuna squalifica”, conclude l’avvocato Mattia Grassani.
This post was published on Lug 20, 2017 15:41
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