
Un pomeriggio del lontano 1984 , in un bel parco che scendeva dalla nobile Piazza San Luigi , mio padre mi fece una sorpresa inaspettata. Mi condusse nel cortile di un’abitazione scavata nel tufo e da una fantastica quinta, dominata dal golfo più bello del mondo, apparve Enzo Cannavale . Rimasi senza parole. Per me era un mito, trovarmi di fronte il brigadiere Caputo in carne ed ossa mi lasciò senza fiato . Trascorsi l’intero pomeriggio con quel delicato signore ridendo senza sosta ,mentre lui scherzava con il mio cocker che voleva per forza far sedere sul divano color panna dei suoi vicini, vittime inconsapevoli del suo umorismo.
Finalmente ,dopo diversi anni, Napoli si ricorda di questo grade artista , uno dei pochi che non ha mai lasciato la città pur facendo tantissimo cinema. Enzo Cannavale il magnifico dilettante , il nome della mostra che da sabato si inaugura a palazzo Zapata per Campania teatro festival . Enzo aveva quell’atteggiamento disincantato del dilettante, attore nato tardi con la paura di perdere il posto fisso , scoperto da Eduardo è diventato una vera icona della commedia all’italiana degli anni settanta ed ottanta . Attore in moltissimi film oggi cult come il ragazzo di campagna , la saga di piedone , i film con Milian e Bombolo suo partner , capace di essere notevole anche nel grande cinema con Tornatore , Troisi e De Crescenzo che gli regalò il Nastro d’argento .
Enzo Cannavale era un grande caratterista. In America avrebbe ricevuto più di un oscar con annessa stella sulla walk of fame . In italia molti lo hanno colpevolmente dimenticato, peccato , perché resta un attore unico sia sulle tavole del palcoscenico con Eduardo e con la compagnia del Sannazaro, vero e proprio punto di riferimento per il pubblico partenopeo negli anni settanta con la grande Luisa Conte. Grazie ai figli Andrea ed Alessandro la memoria di Enzo non finirà mai ed i due pargoli conservano l’archivio importante del papà con copioni , libri sul teatro introvabili e pellicole originali. Enzo era un attore istintivo, capace di farci morir dal ridere nei duetti con Bombolo ed il commissario Girardi , con Pozzetto e perfino con Nino D’Angelo nei film campioni di incasso che registravano file inesauribili nei cinema . La sua arte era notevole anche in pellicole che oggi definiremo di serie B, dava sempre il massimo come avrebbe fatto nel ruolo di Spaccafico in nuova cinema Paradiso o del padre di Torsi nelle vie del Signore.
Invito i nostri concittadini a visitare la mostra per conoscere ogni aspetto della vita di un grade attore , scoprire o riscoprire un grande signore del cinema, un finto dilettante che mai si prendeva sul serio pur regalando alla settima arte personaggi che ancora oggi ci fanno ridere e battere il cuore…
di Roberto Schioppa.