Appello bis: via libera ad integrazioni probatorie
di Redazione
La Corte di Cassazione ha riaperto il processo per il delitto di Garlasco, dando il via libera ad un appello bis e di conseguenza ha ordinato una serie di “integrazioni probatorie” per fare luce sull’omicidio di Chiara Poggi, nonostante in Appello Alberto Stasi abbia preferito il rito abbreviato, che argina l’integrazione di accertamenti istruttori.
Secondo la I Sezione penale della Suprema Corte, la sentenza emessa dalla Corte di Assise di Appello di Milano il 6 dicembre 2011, di assoluzione di Stasi dall’imputazione di omicidio volontario della sua fidanzata, ha “un approccio non coerente ai principi della prova indiziaria” e segue un “non corretto percorso metodologico“. In più la Cassazione nel deposito delle motivazioni del verdetto con il quale ha dato al via nuovamente al processo sull’assassinio di Chiara ha redatto che: “nei confronti di Alberto Stasi non è possibile “pervenire a un risultato, di assoluzione o di condanna, contrassegnato da coerenza, credibilità e ragionevolezza“.
Con l’appello bis saranno analizzate in maniera minuziosa la mappatura di tracce ematiche lungo la scala della cantina della villetta della vittima, sarà esaminato il capello trovato in una delle mani di Chiara e sarà effettuato un ulteriore accertamento del dna della ragazza rinvenuto sui pedali della bicicletta di Alberto Stasi. Altri approfondimenti dovranno riguardare la mancanza di alibi di Stasi durante i 23 minuti compresi tra le 9.12 minuti e le 9.35 minuti di quella mattina.
31 ottobre 2013