Da domani l’ospedale Cotugno di Napoli raddoppia la propria capacità di posti letto nel reparto di terapia sub intensiva. Il reparto pertanto passerà dagli attuali 8 posti letto, previsti dal piano ospedaliero, a 16. Una decisione presa dalla direzione in conseguenza del fatto che – ha spiegato il direttore generale dell’Azienda dei Colli, Maurizio Di Mauro – ”ci siamo resi conto che sul territorio quello che occorre maggiormente dal punto di vista assistenziale è la sub intensiva. Il compito dell’ospedale è poter accogliere i soggetti che hanno necessità e noi non ci tiriamo indietro. Non abbiamo difficoltà dal punto di vista organizzativo e siamo pronti ad affrontare qualsiasi tipo di emergenza ”.
Ad oggi al Cotugno sono 11 i ricoverati in terapia sub intensiva e 2 in terapia intensiva entrambi intubati di cui uno, di 92 anni, trasferito nella sera di ieri da Ischia con diverse patologie correlate. Pieno con 16 pazienti, tutti positivi al Covid, anche il reparto di ricovero ordinario.
Intanto si sono ridotte le file all’esterno dell’ospedale di quanti rientrati dalle vacanze si precipitano presso la struttura per effettuare il tampone. Oggi sebbene si registri ”una discreta affluenza” non si vedono più le file che nei giorni scorsi avevano toccato punte di oltre 150 persone. E proprio in virtù di tale situazione, il dg Di Mauro aveva più volte rivolto appelli a non portarsi al Cotugno ma a seguire le direttive emanate dalla Regione Campania secondo cui chi rientra deve segnalarsi alla propria Asl di competenza per poi effettuare il tampone.
”Le file si sono ridotte, segno che il messaggio è stato recepito – sottolinea Di Mauro – e inoltre le Asl hanno emanato indicazioni precise su come effettuare i tamponi. L’ospedale deve servire solo per chi ha patologia conclamata o per chi dichiara di aver avuto contatti con soggetti che hanno manifestano la positività al Covid o sintomi’. Tuttavia sul fronte dei numeri dei positivi in Campania, il dg del Cotugno sottolinea che ”l’infezione da importazione si sta ancora verificando e purtroppo credo che fino alla fine del mese potremmo arrivare a toccare una punta apicale in seguito al rientro di tutti coloro che sono andati fuori per le vacanze”.
Sebbene a preoccupare siano prevalentemente gli asintomatici ”più pericolosi perché inconsapevoli di essere portatori del virus”, Di Mauro evidenzia che ci sono anche casi di persone ”con sintomatologia conclamata, con manifestazione clinica del virus. Per fronteggiare la diffusione dobbiamo riuscire a intercettare a livello regionale tutti i positivi attraverso i tamponi a chi rientra e devo dire che si sta facendo, in questo ambito, un lavoro incredibile e meritorio che ritengo – ha concluso – che da qui alla fine del mese ci porterà ad avere un incremento del numero dei contagiati augurandomi che, terminati i rientri dalle ferie, si torni all’ordinarietà”.