mercoledì, Aprile 24, 2024
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“Chi ha ucciso Euridice?”, il mito di Orfeo ed Euridice nel progetto musicale di Vincenzo Tagliaferri

“Chi ha ucciso Euridice?” è un esperimento letterario, un libro particolare, edito da lfa publisher, dall’immediato successo e che ora sarà ascoltato oltre che letto nel progetto musicale dell’autore e che si pone come obiettivo quello di riportare in auge l’antico modo di raccontare del poema o dei cantastorie, quindi un racconto in versi e in rima in forma musicata. Alcuni lettori hanno riferito che preferivano leggere il libro ad alta voce proprio per apprezzarne meglio la musicalità intrinseca attraverso l’udito.Da qui l’idea del giovane Vincenzo Tagliaferri di creare musiche apposite.In effetti Tagliaferri è un musicista prima che uno scrittore che, come lui stesso dice, ama suonare le parole.

Il poema, arricchito dalle favolose illustrazioni di Luciano Gaudino, tratta il mito di Orfeo ed Euridice. L’autore, attraverso uno studio del mito e delle sue varie versioni, estrapola una storia fedele agli studi fatti, ma allo stesso tempo, interviene in alcuni punti con innesti di fantasia. Si scoprirà, per esempio, che il lago d’Averno, ingresso degli inferi, è in grado di rubare la vista a chi fissa il suo fondale, o che il Cocito, il fiume gelido del regno dei morti, può far fluttuare in un limbo tra la vita e la morte se lo si tocca.

Trama

Il mito di Orfeo ed Euridice racconta la storia dell’aedo Orfeo che, con la sua musica, allietava il mondo fino a che anche le creature più feroci si ammansivano per ascoltarlo, i pesci guizzavano fuori dall’acqua per ascoltarlo e addirittura le montagne si spostavano al suono della sua lira. Un giorno tra i suoi ascoltatori vi fu Euridice, una ninfa bellissima che attraverso un gioco di sguardi fugaci, lo attira a sé. I due si innamorano, ma nel giorno delle nozze Euridice per sfuggire alle “avances aggressive” di un rozzo pastore, Aristeo, si nasconde in un cespuglio bellissimo, ma che è sede di una serpe, e che mordendola la uccide. Orfeo disperato cerca dapprima di porre fine alle sue sofferenze, invocando Tanato prima e Ipno poi, rispettivamente dio della morte e del sonno, affinché possano indurlo alla morte o in un eterno sonno profondo. Le sue preghiere non saranno ascoltate e quindi Orfeo decide di scendere negli inferi con la sua lira per recuperare l’amata. Una metaforadunque che racconta l’ignoto delle emozioni e delle paure, disobbedendo a una precisa legge, ma d’altronde non è questo l’amore? Eros è infatti un “ragazzaccio” bello e disubbidiente. Attraverso il suo strumento e la sua musica Orfeosfiderà gli inferi, allietando quel mondo spento, e accendendolo di vita, tanto che addirittura i suoi custodi per ringraziarlo lo lasceranno passare. Il pericoloso cane a tre teste Cerbero si ammansirà, Caronte gli darà un passaggio sull’Acheronte, i tre Giudici gli indicheranno la via fino a che arriverà alla corte del re Ade e della regina Persefone. I due, commossi da tanta bellezza, gli permetteranno di tornare insieme nel mondo dei vivi, ma durante il tragitto che li condurrà in superficie, (peri greci gli inferi avevano una collocazione ben precisa sotto terra) Orfeo non dovrà mai voltarsi prima che i due abbiano oltrepassato il confine tra la vita e la morte. Giunti sulla soglia del mondo terreno Orfeo, preso forse dal troppo desiderio o dalla paura dell’inganno si volterà troppo presto, Euridice infatti non era ancora uscita del tutto dal regno dei morti. “Cosa accadde? Perché ti voltasti, o prode Orfeo? Perché gettasti nel passato il tuo amor?” gli chiederà la musa, introducendo l’epilogo del libro in cui Orfeo in primis svelerà l’arcano che in tanti secoli ha generato domande senza risposta certa. Da lì il lettore verrà indotto in domande sull’amore e l’esistenza. In effetti anche durante il racconto ci saranno digressioni filosofiche a piè di pagina che, insieme a didascalie di altri miti arricchiranno il tutto.

Obiettivi e progetti del libro: Audiolibro e cd

Il volume sarà presentato anche alla fiera del libro di Napoli ad aprile 2023, al Salone di Torino a maggio, e alla fiera Più libri più liberi a Roma nel mese di dicembre. Il libro è accompagnato anche da un audiolibro letto da due grandi attori, la partenopea Simona Pipolo per le voci femminili e il romano Marcello di Giacomo per quelle maschili, accompagnati da musiche composte dallo stesso autore. Di queste musiche ci sarà anche una raccolta contenuta in un cd che a sua volta conterrà anche l’audiolibro. L’opera ha come progetto anche quella di esser messa in scena in un racconto teatralizzato con coreografie sulle musiche dell’audiolibro e magari entrare nel circuito scolastico. Si è alla ricerca quindi di un regista o di un produttore.

Daniela Merola
Daniela Merola
Napoletana, giornalista, formatrice culturale, ufficio stampa, scrittrice. Vivo per coltivare sogni. Amo lo spettacolo della vita.
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