sabato, Luglio 27, 2024
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Camorra, nel Napoletano ‘Pizza antipizzo’ dopo gli spari ai negozi

L’iniziativa organizzata a Frattamaggiore dal Comitato di liberazione dalla camorra Area nord di Napoli dopo gli episodi di intimidazione avvenuti lunedì scorso

Una pizza contro il pizzo. E’ l’iniziativa organizzata oggi a Frattamaggiore dal Comitato di liberazione dalla camorra Area nord di Napoli dopo gli episodi di intimidazione avvenuti nella notte di lunedì scorso ai danni di tre pizzerie con vetrine bersagliati da colpi di pistola.

Gli attentati alle pizzerie sono stati preceduti nelle scorse settimane da numerosi episodi che hanno avuto come bersaglio sempre negozi ed attività danneggiati da esplosioni di bombe carta.

“Oggi siamo accanto a questi tre giovani pizzaioli – ha detto all’ANSA lungo il corteo il senatore Sandro Ruotolo, promotore dell’iniziativa – che a quanto accaduto hanno dato la migliore delle risposte. Hanno cambiato le vetrine crivellate, hanno riaperto subito i locali e così facendo hanno urlato ai loro attentatori ‘Noi da qua non ce ne andiamo’”. Il corteo, al quale hanno partecipato anche numerosi sindaci dei Comuni a nord di Napoli, ha raggiunto i tre locali dove sono stati affissi adesivi contro la camorra.

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Alla fine del percorso in Piazza Umberto i tre giovani pizzaioli, Enrico di Pietro, Luca Piscopo e Dante Amarante, hanno poi offerto le “Pizza anti-pizzo” agli intervenuti.

“Questa pizza ha il profumo di libertà – ha commentato il senatore Ruotolo – noi non lasciamo soli questi ragazzi. C’è il nostro impegno per liberare questi territori dall’oppressione della camorra ma al Governo ed al prefetto chiediamo di stanare i clan che nei quartieri di edilizia popolare, occupati abusivamente, hanno realizzato le loro piazze di spaccio rendendosi protagonisti della guerra di camorra qui a nord di Napoli”.

“Noi vogliamo solo lavorare in pace – ha detto uno dei tre pizzaioli – ed è chiaro che questi episodi minano la nostra serenità e quella dei nostri dipendenti”.

“Diamo da lavorare a decine di persone e formiamo giovani ragazzi all’arte della pizza – gli fa eco uno dei due colleghi – Siamo turbati ma decisi a proseguire il nostro percorso imprenditoriale facendo tesoro anche della solidarietà di chi oggi è in piazza con noi”.

“Un solo rammarico – dice quasi dispiaciuto uno dei pizzaioli – qui in piazza vedo tante persone ma pochi colleghi pizzaioli”. Poi dopo aver scrutato bene la piazza si corregge.
“Anzi, non ne vedo nessuno”.

Redazione Desk
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