Era uno dei tanti irrisolti casi di camorra, ma dopo 25 anni, magistrati antimafia e carabinieri sono venuti a capo dell’omicidio di Vincenzo Feola, l’imprenditore ucciso dai Casalesi il 21 ottobre 1992 nella propria azienda di calcestruzzi di San Nicola la Strada. Un ‘cold case’ per il quale in quattro sono stati raggiunti dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Napoli.
I boss detenuti Francesco Bidognetti e Francesco Schiavone, cugino del capoclan Francesco “Sandokan” Schiavone, come mandanti. In carcere sono finiti anche gli “specchettisti” che aiutarono i killer ad entrare in azione, Andrea Cusano di 60 anni, catturato a Cantù (Como), e Ettore De Angelis di 53 anni, arrestato a Santa Maria a Vico (Caserta). L’omicidio fu ordinato perché Feola aveva deciso di uscire dal Cedic, il consorzio delle aziende di calcestruzzo creato da Bardellino e Schiavone, che in provincia di Caserta aveva il monopolio della fornitura del materiale per l’edilizia e gestiva tutti gli appalti.
This post was published on Mag 30, 2017 15:44
Con la presidenza di Dacia Maraini, arriva il Premio Elsa Morante Graphic Novel e lo…
Nino Bruno e le 8 Tracce, il gruppo capitanato dal carismatico e singolare cantante Nino…
Giovanna d’Arco: la nuova opera di Roberto De Simone su uno dei più affascinanti e…
Appuntamento con la stampa il 2 maggio prossimo alle ore 11 a Palazzo Venezia, storica…
CITTÀ DELLA SCIENZA DI NAPOLI, SABATO 4 E DOMENICA 5 MAGGIO 2024, OSPITERÀ IL "PET…
Inizierà il prossimo 11 luglio il ritiro precampionato 2024 del Calcio Napoli nel tradizionale ritrovo…