
Assegno di invalidità a rischio, potrebbe sparire per sempre: ecco i dettagli- roadtvitalia.it
Puoi dire addio all’assegno di invalidità: ecco cosa sta succedendo, tutti i dettagli che devi assolutamente sapere
Negli ultimi anni, l’assegno di invalidità ha rappresentato una fonte di sostegno fondamentale per milioni di italiani con disabilità. Tuttavia, recenti cambiamenti normativi e le nuove linee guida dell’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) hanno sollevato preoccupazioni significative riguardo alla sicurezza e alla stabilità di questo importante aiuto economico. A partire dal 2025, l’ente previdenziale ha ottenuto maggiore potere discrezionale nel decidere se ridurre o addirittura revocare l’assegno di invalidità, generando timori tra i beneficiari.
L’assegno di invalidità, introdotto per garantire un sostegno economico a coloro che non possono lavorare a causa di una riduzione della capacità lavorativa, è stato tradizionalmente visto come un diritto inalienabile per i cittadini che si trovano in situazioni di difficoltà. Tuttavia, l’INPS ha avviato un processo di revisione dei beneficiari, implementando controlli più severi e criteri di valutazione più rigorosi. Questa nuova strategia ha come obiettivo quello di combattere le frodi e garantire che solo coloro che necessitano realmente del supporto ricevano tale assistenza.
Secondo le ultime disposizioni, l’INPS può ora avviare una revisione automatica dell’assegno di invalidità, anche senza una richiesta esplicita da parte del beneficiario. Ciò significa che un soggetto può trovarsi a subire una diminuzione o una completa cancellazione del proprio assegno semplicemente a seguito di un cambio di valutazione della sua condizione di salute o della sua situazione economica. Questo approccio ha destato preoccupazione tra le associazioni di categoria e i difensori dei diritti delle persone con disabilità, che temono che molti beneficiari potrebbero trovarsi in difficoltà economiche senza un preavviso adeguato.
Condizioni per la riduzione o revoca
In aggiunta, l’INPS ha fornito un elenco dettagliato delle condizioni che possono portare alla riduzione o alla revoca dell’assegno. Queste includono, tra le altre, miglioramenti documentati nella condizione di salute, l’inizio di un’attività lavorativa anche parziale, o cambiamenti significativi nel reddito familiare. Le persone con invalidità, che spesso affrontano già sfide quotidiane enormi, si trovano ora a dover navigare un sistema più complesso e potenzialmente punitivo.

La situazione è complicata ulteriormente dall’inefficienza di alcuni processi burocratici dell’INPS, che possono portare a lunghe attese prima di ricevere risposte o chiarimenti sui propri diritti. Le associazioni hanno invitato il governo a rivedere queste politiche per tutelare i diritti delle persone con disabilità, sottolineando l’importanza di mantenere un sostegno adeguato e accessibile.
Il dibattito sull’assegno di invalidità è destinato a proseguire, con la necessità di un equilibrio tra il controllo delle frodi e la protezione dei diritti dei più vulnerabili.