mercoledì, Maggio 1, 2024
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PSG – Valencia 1-1: i francesi soffrono ma poi ci pensa Lavezzi

La squadra di Ancelotti subisce il gol di Jonas e trema, ma Lavezzi segna il gol che manda il PSG ai quarti.

Il PSG scende in campo senza Ibrahimovic e Verratti ed è forte dell’1-2 siglato all’andata. Il Valencia doveva vincere con due gol di scarto senza subirne per passare e disputare i quarti di finale.

La partita si gioca soprattutto a centrocampo, i ritmi stranamente non sono altissimi, la partita dovrebbe farla il Valencia visto che deve segnare almeno due gol. Il primo tempo però non vede una squadra, il Valencia, provare a fare gioco sulle fasce, l’altra a partire in contropiede.

Gli uomini di Valverde però non riescono a creare vere e proprie occasioni da rete. Al 15′ c’è una rapida triangolazione tra Jonas e Soldado, quest’ultimo va al tiro ma non impensierisce Sirigu.

Al 30′ il Valencia crea un’altra occasione sciupata da Jonas che tira in maniera maldestra. Non succede granché, il PSG non ha tirato neanche una volta nello specchio della porta, ma per adesso ai transalpini va bene così.

Per spaventare il PSG ci vuole ben altro e allora ci pensa Jonas, l’attaccante brasiliano ex Gremio sfodera al 55′ un gran tiro dal limite dell’area, il risultato si sblocca. Gli uomini di Ancelotti, che devono fare a meno di Ibrahimovic, squalificato dopo il rosso preso all’andata, iniziano a tremare.

Ancelotti inserisce Gameiro, una punta centrale e i risultati non tardano ad arrivare. L’attaccante va in percussione, l’azione genera un rimpallo che permette a Lavezzi di segnare il gol dell’1-1 al minuto 66. Il Valencia dovrebbe comunque segnare un gol per andare almeno ai tempi supplementari. Ma nonostante riesca a chiudere gli avversari nella propria metà campo non crea altre presupposti per riacciuffare la qualificazione.

E’ il PSG quindi a raggiungere i quarti di finale.

 

Michele Longobardi

Michele Longobardi
Michele Longobardi
Laureato in Lettere moderne alla Federico II. Appassionato di videogiochi, calcio, cinema e letteratura. Crede che il giornalismo non sia solo ricerca della verità, ma anche sapiente uso di ironia e sarcasmo.
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