Ci chiediamo da tempo cosa stiano aspettando da Roma per nominare il nuovo commissario alla Sanità in Campania, la risposta a questa domanda ci lascia senza parole. A quanto pare la nomina a commissario di De Luca, che è la soluzione a questo punto più ovvia, sarebbe congelata a causa di una ripicca politica”. A parlare è Bruno Zuccarelli, segretario regionale dell’Anaao Assomed, che si domanda se sull’assoluto immobilismo del governo non pesino ragionamenti di opportunità politica.

 

Zuccarelli: “Mentre la politica va avanti di strategie, in Campania si muore”

Bruno Zuccarelli ritiene tutto questo inaccettabile, perché “mentre la politica va avanti di strategie e tentennamenti, mentre a Roma si pensa alle poltrone, qui in Campania si muore. Un’intera regione è al palo, senza guida. Il commissario Polimeni, dopo aver trascinato la nave verso la tempesta è fuggito via su una scialuppa. Il sub commissario Claudio D’Amario manda avanti l’ordinario, ma non ha potere di firma. Così tutte le carte che attenderebbero una firma, quelle per intendersi che dovrebbero razionalizzare l’offerta sanitaria, sono ferme negli uffici della Regione. De Luca può battere i pugni sul tavolo, ma non può autorizzare trasferimenti, stanziamento di fondi e assunzioni. E tutto questo, se il nostro dubbio fosse fondato, solo per non offrire a Renzi un bacino elettorale ora che i rapporti si sono incrinati. No – conclude Zuccarellinon può essere così. Certamente ci sbagliamo. Il Governo della Repubblica non può funzionare con questi ragionamenti. Allora però si decida, o ci si assuma la responsabilità per ciò che non si sta facendo. La Sanità Campana è come un ferito grave, che attende le mani del chirurgo. Chi ha il potere di sbloccare la situazione lo faccia, o sappia che avrà sulla coscienza la sofferenza di migliaia di cittadini”.