Whirlpool, il Tribunale di Napoli respinge il ricorso dei sindacati

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Whirlpool Napoli

Si spengono le residue speranze di bloccare la procedura avviata da Whirlpool, che ieri ha fatto partire le prime lettere di licenziamento.

Il Tribunale di Napoli ha rigettato la richiesta di condotta antisindacale avanzata dalle organizzazioni sindacali dei metalmeccanici contro la Whirlpool per il licenziamento collettivo dei lavoratori dello stabilimento di via Argine. Si spengono così le residue speranze di bloccare la procedura avviata dall’azienda che ieri ha fatto partire le prime lettere di licenziamento.

Secondo il giudice del lavoro di Napoli, Maria Rosaria Lombardi, “non sussistono i presupposti per ritenere fondata la domanda di responsabilità aggravata per abuso dello strumento processuale”. La complessità della fattispecie esaminata, con particolare riferimento alla natura degli accordi quadro, “non consente infatti di qualificare temeraria l’azione intrapresa” dall’azienda.

Il giudice evidenzia che la società “al fine di mantenere i livelli occupazionali si sia attivata nell’agosto del 2019 nel ricercare soluzioni, coinvolgendo le organizzazioni sindacali, mediante la cessione del ramo di azienda anche con la riconversione aziendale. L’essersi adeguata poi, al diniego manifestato dai lavoratori e dai sindacati, di certo evidenzia la correttezza delle relazioni sindacali e il peso che le sigle ricorrenti hanno avuto nelle trattative. Deve pertanto ritenersi che non sia espressione di antisindacalità il comportamento avuto dalla resistente, che non ha proseguito sin dal maggio del 2019 negli investimenti, così come previsto dal piano, e che ha cessato l’attività produttiva nel sito dal primo novembre 2020”. Infine, il giudice ha anche disposto la compensazione delle spese del giudizio.