Il team, guidato da Julia Brailovskaia, ha esaminato l’uso problematico dello smartphone durante la pandemia
Scarso senso di controllo, paura di perdere qualcuno e pensiero negativo reiterato sono tutti effetti associati a una maggiore gravità nell’uso problematico dello smartphone. Lo suggerisce uno studio, pubblicato sulla rivista Plos One, condotto dagli scienziati della Ruhr -Universitat Bochum, in Germania, che hanno eseguito un sondaggio su una coorte di 516 utenti durante la pandemia di Covid-19. Il team, guidato da Julia Brailovskaia, ha esaminato l’uso problematico dello smartphone durante la pandemia.
La tecnologia digitale, spiegano gli autori, può migliorare la routine quotidiana e la connessione sociale, ma l’approccio agli smarphone può influenzare negativamente le relazioni, il lavoro e la salute mentale o fisica. Una migliore comprensione dei fattori che possono contribuire all’uso malsano dei telefoni cellulari, commentano gli esperti, potrebbe essere utile per la gestione dei comportamenti negativi. Il gruppo di ricerca ha condotto un sondaggio online su 516 utenti di età pari o superiore ai 18 anni tra aprile e maggio 2021.
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Le domande includevano la valutazione dell’utilizzo dello smartphone, il senso di controllo, la paura di perdere un legame e il pensiero pessimistico in generale. L’analisi statistica dei risultati, riportano gli studiosi, ha mostrato che questi fattori erano associati a una maggiore gravità dell’uso problematico dello smartphone.
Il lavoro non dimostra il nesso di causalità, precisano gli scienziati, ma l’indagine sembra aver identificato delle possibili interazioni tra i quattro fattori. La paura di perdere qualcuno costituisce infatti un possibile meccanismo chiave attraverso il quale un basso senso di controllo potrebbe portare a un uso problematico dello smartphone. Un livello più elevato di pensieri negativi e pessimistici è stato invece associato a una relazione più forte tra la paura della perdita e l’uso malsano del cellulare.
Come limite dell’indagine, gli autori riconoscono la maggioranza di individui femminili e di giovani. Ricerche simili, effettuate su campioni più equilibrati, provenienti da diverse realtà sociali e geografiche, potrebbero essere utili per valutare l’eventualità di generalizzare i dati ottenuti. “L’uso problematico dello smartphone – concludono gli autori – è favorito dall’interazione tra perdita di controllo, paura di perdere qualcosa o qualcuno e pensiero negativo reiterato”.