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Tragedia di San Domenico Maggiore: Emmanuele Pirozzi non è stato il solo a tentare di scalare l’obelisco

Altri testimoni sono stati ascoltati dai carabinieri e questi hanno raccontato che quella sera, oltre ad Emmanuele Pirozzi, un altro ragazzo aveva tentato di scalare l’obelisco di piazza San Domenico Maggiore. Una folle scommessa potrebbe esserci dietro al folle gesto del giovane. Secondo i testimoni, l’altro ragazzo si trovava dal lato opposto a quello di ‘Lele’, questi però ad un certo punto della scalata avrebbe detto all’amico: “Lele, è troppo liscio, fermiamoci”. Il ventenne studente di musica elettronica del conservatorio San Pietro a Majella ha invece proseguito, cercando a tutti i costi di portare a termine l’impresa, arrivando fin su ai quasi 26 metri del monumento.

“Aveva fatto una scommessa”, raccontano. In molti gli hanno gridato di scendere, invitandolo a desistere, ma quella notte c’era anche chi lo incitava a proseguire. Giunto fino alla guglia “Emmanuele Pirozzi si è reso conto di non poter proseguire a causa della base sotto la statua. Si è anche reso conto di non essere in grado di scendere e ha gridato: ‘E mo’ come scendo. Come faccio'”.

Lele purtroppo ha poi perso l’equilibro, se nel tentativo di scendere, o di tentare di salire spostandosi dall’altro lato dell’obelisco, o perchè semplicemente non aveva più forza nelle braccia, è precipitato al suolo. All’arrivo del 118 Lele aveva ancora ‘battito’, ma durante il tragitto all’ospedale Loreto Mare è morto. Da quel tragico venerdì, in molti sono andati sul luogo dell’incidente per ricordare Emmanuele Pirozzi. C’è chi ha lasciato un finto spinello, chi una bottiglia di birra, chi un semplice saluto.

Funerali di Emmanuele Pirozzi, precipitato dall’obelisco di piazza San Domenico Maggiore

Ieri si sono svolti i funerali di Emmanuele Pirozzi, morto dopo essersi arrampicato sull’obelisco di piazza San Domenico Maggiore. Parenti e amici, insieme, hanno dato l’ultimo saluto ad Emmanuele Pirozzi, nella Chiesa Nostra Signora del Sacro Cuore, in via Scala al Vomero.

This post was published on Giu 13, 2016 8:33

Francesco Healy

Ho sempre odiato, sin dalla nascita, le bugie e le ingiustizie, dunque da grande avevo solo due strade da poter percorrere, quella del detective o del giornalista, ho scelto la seconda e il potere della penna, da sempre affascinato da tale professione.

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