Lo spettacolo in due parti, ‘Padri e Figli’, dal romanzo del 1862 dello scrittore russo Ivan Turgenev, arriva da domani al Teatro Mercadante
Arriva al Teatro Mercadante, da domani a domenica 27 marzo, lo spettacolo in due parti ‘Padri e Figli’, dal romanzo del 1862 dello scrittore russo Ivan Turgenev, considerato uno dei capolavori del XIX secolo, adattato e tradotto da Fausto Malcovati e da Fausto Russo Alesi che firma anche la regia.
Al centro del racconto il conflitto generazionale che domina la Russia conservatrice e patriarcale degli anni Sessanta dell’Ottocento. Ai padri, legati a un mondo aristocratico e privilegiato, si contrappongono i figli, più democratici e impegnati a costruire il loro mondo che nega i principi e i valori della tradizione.
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Tredici gli attori al Teatro Mercadante: Daria Pascal Attolini, Marial Bajma Riva, Giulia Bartolini, Alfredo Calicchio, Luca Carbone, Matteo Cecchi, Eletta Del Castillo, Cosimo Frascella, Stefano Guerrieri, Marta Mungo, Marina Occhionero, Luca Tanganelli, Zoe Zolferino, con Fausto Malcovati. Il progetto scenografico è di Marco Rossi, i costumi di Gianluca Sbicca, le luci di Max Mugnai. Al pianoforte Esmeralda Sella, composizione musiche originali Giovanni Vitaletti. Produzione Teatro di Napoli-Teatro Nazionale, Emilia Romagna Teatro Fondazione in collaborazione con Teatro Verdi Pordenone.
”Lo sfondo è una Russia sconvolta da guerre (quella di Crimea del 1855, da cui esce clamorosamente sconfitta), da riforme (che arrivano nel 1861, mettendo in una crisi catastrofica per decenni l’economia), da scontri tra opposte ideologie (slavofili contro occidentalisti)” scrive Franco Malcovati, presenza anche in scena.
“Padri e figli è innanzi tutto un progetto – spiega il regista- , frutto di collaborazione, condivisione e investimento su studio e formazione, nato nel 2016 e sviluppatosi con modalità e tempistiche più libere e fuori dai percorsi ordinari. Proprio per questo ringrazio tutte le persone che ci hanno creduto e i teatri che lo hanno prodotto e sostenuto. Più siamo andati avanti nel lavoro, più il tempo è passato, più siamo rimasti ad aspettare, più il presente e incerto che ci troviamo a vivere ci avvicina a Turgenev”. Prima parte in scena il 22, 23, 26 marzo rispettivamente alle 21.00, alle17.00 e alle 19.00. Seconda il 24, 25 e 27 marzo alle 17.00, alle 21.00 e alle 18.00.